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Economia

Buco nero Silk-Faw, revocati i 4 milioni di contributi pubblici regionali

L'intero progetto sino-americano a rischio fallimento. Dopo mesi nessuna risposta certa e la rinuncia al contributo ottenuto dalla Regione nel bando specifico

La joint-venture sino americana Sil-Faw che aveva annunciato un maxi polo per la costruzione di hypercar elettriche nella frazione di Gavassa di Reggio Emilia (dopo l'ipotesi di realizzarli invece nel modenese) ha infatti deciso, il 22 febbraio scorso, di rinunciare all'accordo firmato il 27 aprile del 2022 con la Regione per "l'insediamento e lo sviluppo" del suo stabilimento.

E' tutto nero su bianco in una determina dirigenziale dell'ente di viale Aldo Moro, datata 23 febbraio. Col documento, la Regione prende in particolare atto della volontà dell'azienda e disimpegna di conseguenza le previsioni di spesa per il contributo di 4 milioni che Silk Faw si era aggiudicata nell'ambito del bando 2021 per l"'attrazione degli investimenti in Emilia-Romagna" (emesso in applicazione della legge regionale del 2014).

La determina della Regione precisa che "non è stata acquisita la presentazione del dettaglio delle operazioni (da parte della società, ndr) e pertanto non si è proceduto alla concessione e all'assunzione dell'impegno finanziario relativo al contributo concedibile". Inoltre "come risulta dalla contabilità regionale, non sono stati disposti pagamenti a favore della società Silk Sports Car Company srl" e pertanto si prende atto "che non si debbano avviare le procedure di recupero di importi erogati e non spettanti".

Le risorse "disimpegnate" tornano così ad essere nelle piena disponibilità del bilancio della Regione. Il provvedimento amministrativo sarà pubblicato nel bollettino ufficiale telematico dell'ente e l'azienda potrà- se lo vorrà- ricorrere nei termini di legge al giudice ordinario.

Il progetto della hypercar elettrica sembra ormai ad un passo dal naufragio. A Reggio, infatti, tutto è fermo da tempo, dopo i primi campanelli d'allarme suonati con il mancato rogito del terreno sul quale sarebbe dovuta sorgere la grande fabbrica per la produzione della Hongqi S9. Negli ultimi mesi molte voci si sono susseguite, ma l'azienda si è di fatto disgregata ancor prima di dare vita alla produzione. Nei prossimi giorni è attesa una delegazione cinese, grazie alal quale potrebbero arrivare alcune risposte sul futuro dell'azienda.

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