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Economia

Ricostruzione, i sindacati incontrano le imprese della Bassa

"Necessario attivare adeguati investimenti sulla ricostruzione delle attività produttive e sociali per il ritorno alla normalità"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Proseguono gli incontri sul dopo terremoto tra Cgil-Cisl-Uil e le associazioni imprenditoriali. Obiettivo delle organizzazioni sindacali, che la settimana prossima vedranno le associazioni agricole e della cooperazione, è definire luoghi strutturati di confronto e verifica sulle questioni che riguardano gli effetti del sisma sul sistema produttivo modenese e sulle azioni necessarie per riprogettare e ricostruire in sicurezza, nel rispetto della legalità e considerando il lavoro come asse centrale per la ripartenza di quei territori.

Nell'ultimo incontro con le associazioni artigiane Cgil-Cisl-Uil, nel rimarcare l'efficacia degli interventi durante la fase di emergenza, hanno condiviso la preoccupazione per la fase attuale di rendere rapidamente esigibili e disponibili tutti gli strumenti e risorse. Gli uni e le altre servono per avviare la ricostruzione, favorire la ripartenza delle imprese destinando i contribuiti a quelle che decidono di rimanere nel territorio, prolungare la sospensione della tassazione e della contribuzione per imprese e cittadini, in particolare per coloro che hanno subito danni diretti, dare piena attuazione agli accordi regionali con il sistema creditizio, evitare un’eccessiva burocrazia, pur rafforzando tutti gli strumenti utili al contrasto dell'illegalità.

«Il territorio non può affrontare da solo questa emergenza e la fase di ricostruzione – affermano i sindacati - Nelle istituzioni nazionali e locali, insieme alla solidarietà dimostrata nella fase di emergenza, deve crescere la consapevolezza dei danni, che non hanno eguali per densità industriale e vastità dell'area colpita, impatti sulle strutture pubbliche socio-sanitarie-educative e ricreative. Ciò rende evidente per noi la necessità di attivare adeguati investimenti sulla ricostruzione delle attività produttive e sociali per il ritorno alla normalità di chi vive e lavora in questo territorio. Dal confronto con Rete Imprese Italia è emersa la piena condivisione di un forte impegno per la ricostruzione e lo sviluppo delle aree terremotate, che può rappresentare anche il volano della ripresa della stessa provincia di Modena. A tale scopo si valuta positivamente la costituzione di un Osservatorio per la ricostruzione e una sede di confronto strutturale».

Cgil-Cisl-Uil di Modena avvertono l’esigenza di definire attraverso un patto di comunità con istituzioni e sistema delle imprese alcuni obiettivi comuni sui quali sollecitare interventi nell'immediato, anche modificativi delle attuali normative a favore dei Comuni colpiti dal sisma, e favorire un confronto sulle scelte strategiche che riguardano il futuro di quelle aree e, più in generale, della provincia di Modena e dell’intera Emilia-Romagna.

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