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Economia Mirandola

Biomedicale mirandolese: "Cresce l'esportazione grazie a una medicazione naturale"

Per l'azienda Ri.Mos il 2016 si è concluso bene e il 2017 promette bene grazie all'espansione all'estero. Nuovo mercato: quello dei tatuaggi

Aziende sane, un settore che probabilmente grazie all'alta qualità e all'ottima reputazione a livello mondiale, non sembra sentire la crisi. Siamo a Mirandola, nel modenese, in pieno distretto biomedicale ed è Maria Nora Gorni, presidente della Ri.Mos a tirare le somme dell'anno appena concluso, visto che l'azienda specializzata in medicazioni vegetali multifunzionali ha un bel segno positivo e un'espansione che sfiora i 90 Paesi nel mondo.

"Lavoriamo ancora più serenamente se i numeri ci danno ragione ed è quello che è accaduto nel 2016, con un bel segno positivo davanti al nostro fatturato - spiega Gorni -  Ci siamo impegnati a fondo per diffondere in modo capillare i nostri prodotti, nei quali crediamo senza riserve, visto che sono il risultato di studi e ricerche condotti da professionisti, seguendo tutti gli iter del Ministero della Salute, che veglia attento sul nostro settore. Il nostro Holoil, innovativa medicazione vegetale multifunzionale in grado di favorire la rigenerazione di qualsiasi tipo di lesione cutanea, ha guadagnato un +15%, mentre Hypermix, che è il prodotto ad uso veterinario, ha segnato un + 19%."

"NUOVE ASSUNZIONI E AMPLIAMENTI". A livello di personale, nel secondo semestre del 2016 abbiamo inserito 4 persone, arrivando ad oggi a 39 dipendenti. Il 2017 vedrà l'ampliamento del sito produttivo per i quali sono già cominciati i lavori: si tratta di una nuova unità espressamente dedicata alla produzione e logistica della linea di prodotti Holoil System". 

"Per quanto riguarda l'estero - prosegue il report -  le linee 'gemelle' Hyperoil e Hypermixvet hanno registrato rispettivamente +14% e +31%, confermando una crescita anche in termini di diffusione: siamo infatti sulla soglia dei 90 Paesi raggiunti, dallo Yemen alla Malesia, dalla Svizzera alla Corea, dal Messico al Sud Africa". 

2017: SI PUNTA AI TATUAGGI. Fra le novità dell'azienda mirandolese Hyperoil Tattoo. "Secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia sono 13 su 100 le persone che decidono di decorare la propria pelle in modo indelebile - spiega la Gorni - e i numeri sui tatuaggi sono in continua crescita. Come ogni piccolo trauma epidermico, anche il tattoo deve essere trattato con cura, sia nella fase pre che post, prevenendo ogni possibile complicazione: è per questo che abbiamo studiato e aggiunto alla nostra gamma Hyperoil Tattoo, la prima formula vegetale per il trattamento del tatuaggio". 

"Dopo i feedback positivi di alcuni noti tatuatori che hanno avuto modo di testare l'efficacia di Hyperoil Tattoo, siamo pronti per il lancio del prodotto, certi che fra un anno potremo dare dati positivi anche su questa fetta di mercato. Non è presunzione, quello su cui siamo sicuri sono i risultati del trattamento. Per comunicare questa novità abbiamo aperto anche un canale Instagram, che abbinerà la bellezza di un tatuaggio con la bellezza di un tatuaggio sano".  

Holoil, prodotto di punta di Ri.Mos, è vegetale: deriva dagli estratti dell’Albero di Neem e dell’Hypericum Perforatum. Nel 2016 il prodotto più venduto è stato il formato in tubo: “Si tratta di una medicazione che favorisce la rigenerazione e la riparazione delle lesioni tessutali esterne - spiegano dall'azienda - Il fattore rivoluzionario sta nella multifunzionalità e nell’autonomia: è efficace in tanti e diversi tipi di affezioni e patologie e non ha bisogno di nessun’altra medicazione né di disinfettante”. Ottenuto dagli estratti di due piante, l’Albero del Neem (Azadirachta Indica) e il fiore dell’Iperico o Erba di San Giovanni (Hypericum Perforatum), le cui proprietà terapeutiche sono storicamente note.  

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