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Affitti in ripresa, cresce il mercato immobiliare modenese

L'osservatorio Nomisma mette in evidenza una ripresa del mercato, con tempi in calo per l'affitto e la vendita delle case. Ancora in crisi invece il settore dell'edilizia industriale, pesantemente colpito dalla recessione

Sono confermati i segnali di ripresa che collocano il mercato immobiliare modenese, e in particolare il suo segmento residenziale, fra quelli più in salute. Eccezion fatta per i capannoni industriali, a conti fatti la stabilizzazione dell'offerta e la relativa ripresa della domanda, soprattutto nell'ambito delle locazioni, hanno contribuito a far sì che prezzi e canoni siano diminuiti in maniera meno intensa rispetto all'anno precedente. 

È quanto emerge dall'osservatorio sul mercato immobiliare (marzo 2015) curato da Nomisma e presentato questa mattina a Milano, a Assolombarda. Nel mercato locale delle abitazioni, risultano notevoli i miglioramenti relativi ai tempi medi di vendita e locazione: se nel 2014 erano necessari 14 mesi per portare a termine una compravendita e 3,4 per una locazione, nel 2015 si cala rispettivamente a 11,5 e 2,9 mesi. Stabile, poi, lo sconto medio applicato sul prezzo.

Modena, in particolare, secondo Nomisma si distingue per una forte propensione all'affitto, la cui quota di domanda si attesta al 65% contro la media di 60,5% delle 13 città monitorate dall'osservatorio. Emerge una diffusa stabilizzazione nel mercato dei box e garage, in cui si registra una riduzione dei prezzi di vendita (-2,1%) e un incremento dello sconto medio praticato sul prezzo. In miglioramento anche il mercato degli uffici, in cui si prevede una positiva stabilizzazione per il 2015: la variazione annuale dei prezzi modenesi si attesta a -1,7% a fronte della media del -2,8% delle 13 città monitorate.

Sul versante locazioni, Modena riporta poi una variazione annuale dei canoni pari al -1,1% contro una media 13 città del -2,3%. I tempi di vendita sono scesi da 18 a 15 mesi, quelli di locazione da 10 a 8. Fanno ben sperare anche i dati relativi al mercato dei negozi, i cui prezzi sono diminuiti dell'1,6% a fronte di una riduzione media delle 13 città pari a -2,8%; per quanto riguarda i canoni, la riduzione è stata ancora minore (-1,4%). Si abbreviano nel territorio, anche in questo comparto, le tempistiche per concludere vendite e locazioni: nel primo caso si passa da 16,5 a 14,5 mesi, nel secondo da 8,5 a 7.

L'unica voce fuori dal coro è dunque quella del mercato dei capannoni industriali, il più colpito dalla crisi. Se per i capannoni nuovi si riscontra una certa stabilizzazione della domanda, per quelli usati, rileva Nomisma, permangono grandi difficoltà: la riduzione dei prezzi risulta essere superiore a quella della media 13 città, con una variazione annuale attestata al -4,3%.

(DIRE)

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