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Economia Castelvetro di Modena

Locanda del Feudo, Andrea Rossi e il sogno della stella Michelin

Un giovane imprenditore alla guida di un albergo/ristorante a Castelvetro che sta puntando in particolare sul turismo dall'estero

Aveva solo 23 anni Andrea Rossi quando decise di tuffarsi in un’avventura imprenditoriale culinaria nel cuore di Castelvetro di Modena. Da sempre accompagnato dal fratello minore Roberto, oggi Andrea è alla guida di Locanda del Feudo, associata a Confapi Emilia. 

Dopo alcune esperienze lavorative all’estero, un periodo di formazione da autodidatta e un prezioso periodo di lavoro nel ristorante tristellato Le Calandre a Padova, Andrea diventa sommelier nel 2010, sommelier professionista nel 2016 e termina il Master Alma Ais di Alma nel 2020. Porta con sé gli insegnamenti e le ricette della tradizione modenese affidategli dalla nonna a cui Andrea deve l’imprinting della sua cucina. 

Da qualche tempo però è in corso una svolta nella cucina della Locanda: una rivisitazione dei piatti della tradizione verso ingredienti più ‘leggeri’ che tuttavia conservino il gusto. Una direzione che piace molto ai migliaia di clienti stranieri che da un paio d’anni popolano la Locanda.

«Insieme a Carlo, nuovo chef della Locanda, abbiamo deciso di sperimentare piatti che diano spazio anche al pesce e alle verdure - dichiara Andrea Rossi - ingredienti apprezzati soprattutto dalla clientela straniera che in questi ultimi anni ci onora della sua presenza. Arrivano da tutto il nord Europa: Olanda, Francia, Belgio, Germania, Penisola scandinava… scelgono Castelvetro per la sua tranquillità e magica atmosfera e di questo andiamo molto fieri». 

«Fare tutto da solo è non solo impossibile ma anche poco costruttivo - afferma Andrea - non posso fare a meno dei miei collaboratori e a loro mi piace poter offrire un riconoscimento anche economico che rompa con lo stereotipo del collaboratore pagato poco. Il settore gastronomico soffre da troppo tempo per il demansionamento economico. Eppure, dietro alla scelta di un vino o alla composizione di un piatto ci sono ore, giorni di studio e lavoro… che prezzo ha tutto questo? Il regalo più bello che un cliente possa farmi è uscire dalla Locanda soddisfatto dell’esperienza culinaria vissuta. È lui il mio vero datore di lavoro. In Confapi Emilia poi – continua Andrea – ho trovato la dimensione di cui avevo bisogno: un valido supporto per il piccolo imprenditore, ingrediente fondamentale per imbastire progetti futuri». 

Insieme ai suoi compagni, Andrea sogna un giorno di poter avere una stella Michelin: «Questo lavoro è tutta la nostra vita - conclude Andrea - sarebbe bello un giorno poter avere quel riconoscimento di professionalità non scontato chiamato Stella Michelin. Chissà!». 

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