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Economia

Crisi del commercio, in provincia chiuse 509 imprese da inizio anno

In provincia un saldo di -231 attività di commercio e turismo. A rilevarlo l'Osservatorio di Confesercenti: "Dato peggiore sia rispetto a quello regionale che nazionale. Mercato interno sostanzialmente fermo"

La pesante eredità del 2013 che ha segnato un calo consistete dei consumi, associata ai dati negativi anche per i primi mesi del 2014, ha portato ad una vera e propria emorragia di imprese nei settori di commercio, turismo e intermediazione. Secondo l’Osservatorio di Confesercenti, nei primi quattro mesi dell’anno, i settori pocanzi citati hanno registrato a livello nazionale oltre 45.000 cessazioni, con un saldo negativo di oltre 18.000 imprese. Numeri che significano sul totale delle imprese registrate un -1.21%. Dati che si riflettono anche in ambito emiliano-romagnolo, dove le chiusure sono state oltre 3.300 per un saldo negativo di 1.300 pari ad un -1.21% (sempre sul totale delle imprese registrate). “Ma che peggiorano pesantemente se guardiamo al territorio modenese – evidenzia Confesercenti Modena - sono infatti 509 le imprese che hanno smesso l’attività, per un saldo negativo finale di -231 unità, pari al -1,52% sul totale di quelle registrate”.

“Particolarmente preoccupante poi – continua l’Associazione - il dato relativo alle nuove aperture che nelle categorie esaminate: appena 27.200 a livello nazionale, 2.000 invece in regione e 278 in ambito provinciale. A chiudere, stando all’Osservatorio, sono state soprattutto donne e imprenditori over 55; mentre ad avviare nuove attività sono con maggior frequenza, i giovani e gli stranieri, ma anche ultraquarantenni espulsi dal mercato del lavoro che tentano la strada dell’autoimpiego”.

Dal rapporto negativo tra aperture e chiusure registrato nei primi due mesi dell’anno, non si salva nemmeno il commercio su area pubblica. Il commercio ambulante, che fino ad oggi aveva mostrato un andamento anticiclico – il saldo +570 imprese è positivo solo a livello nazionale -  segna sul territorio modenese un saldo negativo di ben 27 imprese: il 2% in meno del totale.  

A raggiungere il peggior risultato, fra i settori esaminati, è però il commercio al dettaglio in sede fissa e l’extra alimentare: a Modena e provincia solo 76 le aperture a fronte di 187 chiusure, con un saldo negativo di ben 111 imprese pari al -2,11% sul totale. Il dato  peggiore, sia rispetto a quello nazionale che a quello regionale rispettivamente -1,6 e -1,71%. 

Negativo l’andamento anche per il turismo: 5 le chiusure di strutture ricettive a Modena e provincia a fronte di nessuna apertura con un calo del 1,8% sul totale delle imprese: in Regione, nello stesso ambito il calo si limita al -1,4% ed a livello nazionale all’1,2%. Leggermente meglio dei dati regionali e nazionali, risultano nella nostra provincia il saldo nel settore Ristorazione e Bar  con un -0,8 (meglio della media regionale - 1,1%) e nazionale (-1,2%), e quello dell’intermediazione: – 0,9% Modena, contro il -1,1% regionale, ma peggiore della media nazionale: - 0,7%.  

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