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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Supermercati. Esselunga lascia, salta il tavolo sulle chiusure festive

Niente rinnovo, causa il no della catena milanese, per l'accordo provinciale che prevedeva sei chiusure in occasione delle festività del 2017. Ma Muzzarelli fa appello ai marchi della grande distribuzione per "rispettare i valori della comunità"

Per il 2017 non sarà possibile rinnovare l’accordo di autoregolamentazione sulle chiusure festive tra i principali soggetti della grande distribuzione commerciale che Modena ha cercato di darsi in questi ultimi anni. Esselunga, come già successo in passato, si è infatti dichiarata indisponibile al rinnovo del documento siglato nel 2015 con il Comune di Modena, ora in scadenza, che aveva fissato in nove festività condivise, una delle quali facoltativa, le giornate di chiusura.

La comunicazione, dopo più incontri sul tema convocati dall’Amministrazione comunale, è giunta al sindaco Gian Carlo Muzzarelli con una lettera nella quale Esselunga conferma “l’indisponibilità a poter ridefinire iniziative comuni di regolamentazione degli orari di apertura”. Una decisione che, ovviamente, non consente di procedere il lavoro avviato con le diverse catene commerciali, mancando una reciprocità che possa accontentare anche gli altri marchi. 

“In assenza di una legge nazionale che possa governare i processi di liberalizzazione e armonizzare le esigenze di aziende, consumatori e lavoratori, possiamo solo prendere atto con rammarico della decisione di Esselunga”, commenta il sindaco Muzzarelli ricordando che “l’autoregolamentazione finora in vigore e sottoscritta in precedenza da tutti gli operatori trovava un punto di equilibrio importante tra le necessità degli operatori commerciali, il servizio al consumatore, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori al riposo festivo, e l’esigenza della comunità a veder riconosciuta l’importanza di alcune festività civili e religiose che sono parte della nostra tradizione e dei nostri valori”.

Nella lettera al sindaco, Esselunga ricorda che la legge nazionale del 2011 “consente ad ogni singolo operatore commerciale di poter determinare, in completa autonomia, gli orari di vendita più adeguati a soddisfare le necessità della propria clientela” e annuncia che l’azienda ha già programmato autonomamente le giornate di chiusura festive sul territorio nazionale per il 2017, che saranno sei: 1 gennaio (Capodanno), 16 aprile (Pasqua), 1 maggio (festa del Lavoro), 15 agosto (Ferragosto, l’Assunzione), 25 dicembre (Natale) e 26 dicembre (Santo Stefano).

L’accordo modenese in vigore in questi due anni aggiungeva a queste festività anche le chiusure del 25 aprile (festa della Liberazione), del 2 giugno (festa della Repubblica) e, facoltativo, il Lunedì di Pasqua (nel 2017 sarà il 17 aprile). “Anche in mancanza di accordo – è l’appello del sindaco – invito tutti gli operatori a fare ogni sforzo possibile per rispettare giornate significative per la storia e i valori della nostra comunità”.

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