rotate-mobile
Economia

Nonantola, sciopero alla Bosch Rexroth Oil Control

Due le questioni che sindacato e lavoratori rivendicano all’azienda: la mancata stabilizzazione dei lavoratori somministrati e l’applicazione dell’intesa separata sul contratto nazionale 2012 (non firmato dalla Fiom/Cgil) nonostante il confronto in corso sulla Carta Rivendicativa Fiom

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Sciopero domani martedì 2 luglio alla Bosch RexRoth Oil di Nonantola. Lo sciopero sarà di un’ora e in concomitanza è previsto un presidio davanti ai cancelli dell’azienda a Nonantola in via Leonardo Da Vinci, dalle ore 10.30 alle ore 11.30, con assemblea sindacale informativa. La mobilitazione di domani è proclamata dalla Fiom/Cgil e dalla Rsu contro la precarizzazione dei rapporti di lavoro in Bosch e contro l’applicazione dell’intesa separata 2012 sul contratto nazionale, non firmata dalla Fiom. È la prima azione di lotta nell’ambito di un pacchetto di 4 ore di sciopero, da effettuarsi nei prossimi giorni a discrezione della Rsu, unitamente al blocco degli straordinari. 

Fiom/Cgil e Rsu lamentano l’improvviso peggioramento delle relazioni sindacali in un’azienda dove invece “le relazioni sono sempre state improntate al dialogo costruttivo e non conflittuale, con reciproco ascolto delle esigenze delle parti e con l’obbiettivo di arrivare ad un’intesa condivisa” spiega William Neri della Fiom/Cgil di Nonantola. “Spiace constatare – continua il sindacalista Fiom/Cgil – che nell’ultimo periodo le posizioni dell’azienda stanno cambiando rapidamente e non vanno nel solco precedentemente tracciato”. Due le questioni che sindacato e lavoratori rivendicano all’azienda: la mancata stabilizzazione dei lavoratori somministrati e l’applicazione dell’intesa separata sul contratto nazionale 2012 (non firmato dalla Fiom/Cgil) nonostante il confronto in corso sulla Carta Rivendicativa Fiom. 

“Nell’incontro di oggi con l’azienda – spiega William Neri – ci è stato comunicato il blocco totale delle assunzioni a tempo indeterminato per gli addetti in produzione e il blocco delle proroghe per i lavoratori somministrati e i tempi determinati”. Ciò ha come conseguenza immediata la mancata riconferma di 4 lavoratori somministrai e/o a tempo determinato, 3 dei quali presenti in Bosch da alcuni anni. A fronte di 4 lavoratori che perdono il posto, l’azienda (che dopo un periodo di rallentamento sta conoscendo in queste settimane una ripresa della produzione), sta facendo un frequente e massiccio ricorso agli straordinari e nuove assunzioni di lavoratori in somministrazione. “Anziché prorogare i vecchi lavoratori o trasformarli in assunzioni, l’azienda sta facendo sostituzione di manodopera, puntando su una flessibilità che diventa precarizzazione dei rapporti di lavoro” spiega il sindacalista Fiom. 

L’impegno condiviso con il sindacato era tutt’altro, ovvero investimenti nella formazione dei lavoratori somministrati con l’obiettivo di trasformarli, una volta raggiunto il tetto massimo di utilizzo previsto dalla legge, in assunzioni dirette. Nella condizione dei 4 lavoratori, che oggi rimangono senza conferma, potrebbero trovarsi da qui a fine anno, almeno un centinaio tra tutti gli stabilimenti Bosch di Modena e Reggio Emilia. L’azienda è inoltre accusata di non rispettare l’accordo firmato 2 anni fa che riconosceva l’applicazione del CCNL 2008 unitario (l’ultimo firmato da Fim Fiom Uilm) senza deroghe sino alla cessazione della sua efficacia. L’azienda ha infatti dato applicazione all’intesa separata del dicembre 2012 (firmata da Fim e Uilm) sul contratto nazionale, proprio mentre è in corso una trattativa a livello provinciale con tutte le aziende sulla carta Rivendicativa Fiom che quell’intesa mira a disapplicare, come peraltro votato da oltre 7.000 metalmaccnici modenesi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nonantola, sciopero alla Bosch Rexroth Oil Control

ModenaToday è in caricamento