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Economia

Castelfranco, sciopero alla Sado contro i licenziamenti

L’azienda ha comunicato in questi giorni alla Fiom e alla Rsu di cessare l’attività produttiva a Castelfranco Emilia con conseguente licenziamento di 14 lavoratori

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Sciopero di due ore, dalle 8 alle 10, domani venerdì 13 dicembre alla S.A.D.O. Srl di Castelfranco Emilia con presidio davanti ai cancelli dell’azienda in via Fermi 4/6. L’azienda ha comunicato in questi giorni alla Fiom e alla Rsu di cessare l’attività produttiva a Castelfranco Emilia con conseguente licenziamento di 14 lavoratori. Rimarrebbero in forza gli altri 14 addetti dell’area progettazione e degli uffici tecnici, perché l’azienda continuerebbe a mantenere a Castelfranco solo la progettazione di macchine per ortofrutta. 

La S.A.D.O. è controllata dal Gruppo Longobardi di Bolzano, che ha un ulteriore sito produttivo a Bertinoro (provincia Forli-Cesena), e l’intenzione è quella di concentrare tutta la produzione sul sito di Bertinoro. “La decisione della proprietà ha lasciato basiti il sindacato e i lavoratori – spiega William Neri della Fiom/Cgil di Castelfranco - visto che mai precedenza c’erano stati segnali di chiusura e mai sono stati utilizzati gli ammortizzatori sociali, neanche di cassa ordinaria. Anzi – continua Neri - nel 2013 la S.A.D.O. ha fatto ricorso agli straordinari e ad agosto è stato complicato programmare le ferie”. La Fiom/Cgil lamenta che mai sono stati richiesti incontri con Rsu e sindacato per segnalare difficoltà economiche, solo cinque giorni fa è stata prospetta di colpo una situazione di crisi. 

“Semplicemente – spiega il sindacalista - si mette in concorrenza Castelfranco con Bertinoro  facendo investimenti solo su questo secondo stabilimento che è direttamente di proprietà del Gruppo Longobardi (S.A.D.O. è controllata invece all’80%). Fiom e lavoratori credono invece che anche Castelfranco possa continuare ad avere un futuro, “ci sono 14 famiglie che in questa fase non possono perdere quella che, in molti casi, è l’unica fonte di reddito. – commenta Neri - Vanno perciò adottate tutte le soluzioni per evitare licenziamenti imposti e per trovare una soluzione per tutti i lavoratori, già dall’incontro di lunedì 16 dicembre con la proprietà”. 

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