Industria alimentare, la mobilitazione sindacale prosegue solo nel comparto carni
La protesta contro Assocarni, che non ha firmato il contratto nazionale, culminerà nello sciopero del 9 novembre
Dopo la firma del contratto nazionale dell’industria alimentare da parte di 5 associazioni d’impresa e dopo che altre 7 associazioni hanno smentito la linea dura di Confindustria chiedendo un incontro alle organizzazioni sindacali, già programmato per il 29 ottobre, la mobilitazione dei sindacati di settore, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, continua solo nelle imprese aderenti ad Assocarni, e afferenti a tale settore, che non hanno ancora sottoscritto il contratto.
Per quanto riguarda la provincia di Modena la partita del contratto nazionale è ancora in salita in quanto tra le imprese che rifiutano la sottoscrizione del contratto ci sono gruppi importanti come il Gruppo Inalca (Inalca di Castelvetro con l’appalto interno Gescar e Fiorani di Castelnuovo Rangone) e il Gruppo Levoni (Alcar Uno con l’appalto interno Steer Disosso di Castelnuovo Rangone e Globalcarni di Spilamberto), ma anche altre imprese come la Suincom di Castelvetro e Elleciesse (un appalto interno all’Agricola Tre Valli). A seguire l’elenco completo delle aziende in cui continua il blocco degli straordinari.
“Per sbloccare questa situazione i lavoratori del settore dovranno dare un segnale forte nelle prossime settimane – dichiara Marco Bottura della Flai/Cgil di Modena - E’ vero che continuano ad arrivare le adesioni al contratto nazionale anche delle piccole e medie imprese, ma il rischio che il Gruppo Inalca voglia fare da capofila per non sottoscrivere il contratto c’è tutto. E’ per questo motivo che invitiamo i lavoratori di queste aziende a partecipare numerosi alle mobilitazioni sindacali che saranno programmate sino allo sciopero di 8 ore del 9 novembre”.