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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Mancato rinnovo del contratto con gli editori, serrata per le edicole modenesi

Lunedì 28 gennaio esercizi chiusi e manifestazione davanti alla sede de Il Resto del Carlino

Saranno chiuse tutto il giorno le edicole modenesi lunedì 28 gennaio in occasione della mobilitazione nazionale indetta per quel giorno dal sindacato Sinagi a Roma per protestare contro il mancato rinnovo dell’accordo con gli editori, scaduto da ormai 10 anni. Alla manifestazione nazionale aderiscono anche i sindacati Snag e Usiagi.  In occasione della mobilitazione, il Sinagi di Modena, sindacato edicolanti affiliato alla Slc/Cgil, ha voluto rafforzare la protesta proclamando anche la chiusura di tutte le rivendite. 

Oltre alla manifestazione nazionale a Roma (la mattina in piazza Montecitorio, dalle ore 11 alle 13), è prevista anche un’iniziativa modenese con un sit-in, dalle ore 11 alle 12, davanti alla sede de Il Resto del Carlino (via Carlo Zucchi, 31), la testata del presidente nazionale della Fieg (Federazione italiana editori giornali). Si prevede l’adesione al presidio di parecchie decine di edicolanti provenienti da tutta la provincia. E’ intenzione dei rappresentanti del Sinagi chiedere un incontro con il direttore de Il Resto del Carlino di Modena, per sottolineare innanzitutto che la manifestazione non è rivolta contro i giornalisti e neppure contro la testata, ma contro l’intransigenza dell’associazione degli editori.  Hanno sinora espresso solidarietà alla protesta delle edicole diversi partiti modenesi, tra cui PD, M5S, Lega Nord, FI, Articolo Uno-Mdp e Modena Volta Pagina. 

“La grave crisi economica che abbiamo vissuto in questi anni e che ancora stiamo soffrendo, la chiusura di migliaia di edicole e la conseguente perdita di posti di lavoro, hanno certamente contribuito al progressivo calo della vendita di quotidiani e riviste in atto da molti anni” afferma Giuliano Barbieri segretario del Sinagi di Modena. 

Lo sviluppo delle piattaforme on line, la riduzione del prezzo medio delle pubblicazioni dei periodici, il cut-price (due riviste al prezzo di una), la scarsa fornitura del prodotto editoriale richiesto dal mercato, oltre  alla politica dei prezzi super scontati degli abbonamenti con sconti fino al 70% (il totale degli abbonati è di poco inferiore al 50% del venduto edicole), hanno causato il consistente abbattimento del guadagno per gli edicolanti, con conseguente aumento delle chiusure dei punti vendite e diminuzione del valore commerciale delle stesse. “Il mondo editoriale guadagna incomparabilmente di più con la vendita del prodotto cartaceo, rispetto alle edizioni on line. – prosegue Barbieri - Questo risultato è possibile grazie alle edicole ma, per assurdo, la Fieg continua a rifiutare di discutere seriamente le proposte dei sindacati degli edicolanti per mettere in sicurezza le edicole e la filiera distributiva”. 

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