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La Scuola Edile riparte dopo lockdown: ieri primo corso con allievi in presenza

Ripartono in sicurezza le prime attività della Scuola Edile di Modena. Ieri sono arrivati i ragazzi per ripartire con i corsi

Anche la Scuola Edile di Modena è finalmente ripartita, dopo la fase di lockdown, con la formazione in presenza. Ieri sono tornati gli allievi che prendono parte al corso di formazione di base, dotati di mascherine, guanti e gel igienizzante.

 "Siamo felici di aver finalmente ricominciato a lavorare in condizioni “quasi” normali – dichiara il direttore della Scuola Edile di Modena Alessandro Dondi - Prima del lockdown avevamo in programma 44 corsi e seminari, ma tutto è saltato a causa di sospensioni, annullamenti, rinvii e chiusure. Tra smart working e orario lavorativo ridotto del 50% siamo comunque riusciti a completare 32 corsi e organizzare tre webinar, che hanno visto complessivamente 368 partecipanti". 

La riduzione d’orario dei dipendenti in questo periodo è stata coperta con il ricorso alla cig Covid. Dal 25 maggio la Scuola Edile continua con una riduzione d’orario che prevede la chiusura del venerdì pomeriggio (quattro ore) utilizzando permessi e ferie arretrate.

Quanto all’attività formativa, in collaborazione con il Formedil Emilia-Romagna (il consorzio delle Scuole Edili della regione) sono stati organizzati nelle settimane scorse otto appuntamenti intitolati “Riapriamo i cantieri” e “Ritornati in cantiere”. Si tratta di mini pillole gratuite per affrontare la fase 2 dell’emergenza Covid 19 su come operare nei cantieri alla ripartenza.

" Sono stati quindici incontri di due ore ciascuno con interventi, dibattiti e question-time per confrontarci con tecnici ed esperti sui problemi che si sarebbero posti alla ripresa dei lavori - spiega Dondi – Hanno partecipato imprese, figure aziendali, tecnici e professionisti che si occupano di sicurezza ".

Nel frattempo la Scuola Edile di Modena ha riorganizzato la logistica delle aule e laboratori, per garantire il distanziamento e la disponibilità dei dispositivi di protezione individuale.

"L’unica attività formativa che non potremo recuperare sono i tradizionali otto corsi di orientamento e formazione base per gli studenti delle classi quarte e quinte del Guarini. È un peccato anche perché eravamo pronti ad accogliere circa 200 ragazzi, la cui presenza – conclude Alessandro Dondi – avrebbe portato allegria nei nostri ambienti, come sempre accaduto negli anni scorsi"

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