rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Riciclaggio di denaro, 879 segnalazioni nella nostra provincia

La Cgil presenta i dati emanati da Banca d'Italia e DIA, sottolineando come il fenomeno del riciclaggio sia in forte crescita, così come anche la consapevolezza dello stesso. Manca però l'apporto dei professionisti nelle denunce

Oltre 67mila "segnalazioni qualificate", con 18mila in più rispetto l'anno precedente a livello nazionale e, di queste, circa 5.200 provenienti dall'Emilia Romagna, con un incremento del 20%, facendo avanzare l’Emilia-Romagna al quarto posto fra le regioni italiane. Questi i numeri relativi alle operazioni finanziarie sospette di riciclaggio pervenute all'UIF-Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia.

Di queste, ben 879 segnalazioni provengono dal modenese, ponendo la nostra provincia - in rapporto alla popolazione - al primo posto in regione. “Sarebbe molto utile – spiega Franco Zavatti della Cgil - poter capire quanti di questi 879 led provinciali, accesi sul possibile riciclaggio, provengano dall'area del "cratere" o si riferiscano ad attività finanziarie legate al post-sisma. Ancor più interessante, incrociare questi dati per come li legge l'ultimo Rapporto della DIA-Direzione Investigativa Antimafia, che aggiunge alla singolarità del dato modenese, ben due segnalazioni per sospetto finanziamento al terrorismo ed altre due per traffico di armi”.

Secondo Zavatti, le segnalazioni antiriciclaggio partite da Modena rappresentano una duplice realtà: la crescente infiltrazione malavitosa nel nostro territorio e, d'altro lato, la crescente capacità professionale degli operatori/lavoratori degli oltre 600 sportelli bancari e postali aperti nella nostra provincia. Accanto a questa crescente attenzione e sforzi per smascherare uno dei cancri più insidiosi e costosi per l'economia sana, il sindacalista modenese sottolinea un punto debole dell'intero sistema di prevenzione, segnalazione e denuncia: il ruolo del tutto inadeguato dei professionisti. L'ultimo Rapporto DIA è, a tale proposito, spietato. Mentre valorizza il dato che vede - per l'Emilia Romagna - 463 segnalazioni degne di "interesse" ed il 5% "trattenute per approfondimenti investigativi", oltre che 128 soggetti denunciati, 34 soggetti arrestati per 56 fatti di reato per riciclaggio, mette in tabella pure le "provenienze" delle 5.193 segnalazioni emiliano romagnole. 

Di queste, solamente l'1% arrivano da professionisti ed operatori non finanziari, nonostante l'obbligo di legge a segnalare ogni sospetto riciclaggio. Tra avvocati, dottori commercialisti, revisori contabili, notai e società fiduciarie, bastano le dita di due mani per contare le segnalazioni dei professionisti in tutta l'Emilia. Cinque provengono dall'insieme delle professioni della provincia di Modena. Zero segnalazioni - per l'Emilia e quindi per Modena - da consulenti del lavoro, agenzie immobiliari, gestioni case da gioco, società di revisione, di intermediazione mobiliari, di recupero crediti, di gestione fondi comuni.

“Qui sta un nodo decisivo che va sciolto con decisione – conclude Franco Zavatti nella sua nota - Il variegato mondo delle professioni va fortemente sensibilizzato e sostenuto. Il lavoro paziente e prezioso dei Comitati Unitari delle Professioni, e quello modenese in particolare, va decisamente sostenuto e valorizzato, per l'originale impegno sul versante della legalità e trasparenza, oltre che per convincere i professionisti a segnalare, con adeguata riservatezza, i propri casi di "clienti" sospetti. Sollecitiamo inoltre, anche in attuazione dell'art. 23 del "Patto per Modena Sicura" che si possa presto riunire il Comitato Provinciale per la Sicurezza, in un tavolo allargato alle forze sociali, economiche e delle professioni, al fine di ricercare azioni integrate e condivise, più che urgenti e necessarie”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riciclaggio di denaro, 879 segnalazioni nella nostra provincia

ModenaToday è in caricamento