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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Seta, i soci privati: "Comune e Provincia non rispettano gli impegni"

Herm (Holding Emilia Romagna Mobilità) attacca gli enti locali che "non intendono ottemperare al piano industriale: l'azienda rischia di conseguire perdite di bilancio insopportabili per il socio privato"

"Le dimissioni di Ferrari e Le Blanc rappresentano la constatazione che i soci pubblici di Seta (in particolare la Provincia ed il Comune di Modena) firmatari nel maggio 2011 del “Protocollo di intesa sul progetto di integrazione delle aziende di trasporto pubblico locale”, non vogliono ottemperare a quanto definito in tale Protocollo a loro carico”. Così Bruno Lombardi, presidente Herm, la holding che detiene il 42% delle azioni di Seta Spa, intervenendo in merito al caos che si è venuto a creare nelle ultime ore all'interno dell'azienda di trasporto pubblico locale emiliana. Lo scorso venerdì 31 agosto, Claudio Ferrari e Laurence Le Blanc, rispettivamente Amministratore Delegato e Consigliere di Seta Spa in rappresentanza del socio privato Herm, hanno presentato le proprie dimissioni dal cda dell’azienda. 

INADEMPIENZE - Secondo Lombardi, "il piano industriale 2012–2014 di Seta prevedeva molte azioni di miglioramento dell’efficienza e del funzionamento interno dell’azienda che, ad oggi, sono state completate o ben avviate". Tra i provvedimenti previsti per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014, erano previste azioni (sottoscritte dai soci pubblici) quali "l’allineamento delle tariffe nei territori di Piacenza, Reggio Emilia e Modena al fine di farne un’unica azienda (tradotto: da 1,20 euro a 1,50 euro il biglietto a bordo, 1,20 a terra); la razionalizzazione dei servizi di trasporto pubblico per eliminare incoerenze e situazioni di offerta eccedenti la domanda (tradotto: taglio dei km delle corse); l’allineamento dei contributi erogati da ciascuna delle tre Agenzie della Mobilità che controllano il lavoro svolto da Seta; il superamento del cronico ritardo con cui le Agenzie della Mobilità eseguono il pagamento a Seta di quanto ad essa è dovuto mensilmente". Per il socio privato, la situazione è insostenibile ed è solamente colpa degli enti locali modenesi: "Siamo a settembre 2012 ed ancora non si è arrivati a concludere nessuno degli impegni indicati, che come previsto nel citato Protocollo di intesa avrebbero dovuto essere completati entro il mese di giugno 2012. Per queste inadempienze la responsabilità è a totale carico degli enti pubblici proprietari di Seta: in particolare segnalo la criticità del bacino territoriale di Modena, dove la trattativa è completamente ferma, mentre sta procedendo faticosamente a rilento anche a Reggio Emilia e a Piacenza".

INCONTRI - I soci pubblici erano stati per tempo informati di quanto sarebbe potuto accadere: "Tutto ciò avviene malgrado gli incontri e le trattative siano in corso da più di un anno. In particolare, evidenziamo come l’Assemblea di Seta tenutasi lo scorso 13 giugno (alla quale hanno presenziato tutti gli Enti Locali proprietari) abbia messo in allerta i soci sulle conseguenze di queste inadempienze. Insomma, ad oggi, l’azienda Seta opera in assenza di un serio ed approvato budget perché non c’è accordo, in particolare, con l’Agenzia della Mobilità di Modena. Dall’inizio dell’anno Seta ha già prodotto otto mesi di servizio di trasporto pubblico (erogando circa 18 milioni di chilometri per un valore di circa 40 milioni di euro), in assenza di ragionevoli ed adeguate coperture contrattuali". La speranza di Herm è che l'abbandono di Ferrari e Le Blanc possa servire per dare una scossa agli enti locali chiamati in causa: "Queste dimissioni sono un appello alla ragionevolezza dei soci pubblici, in particolare quelli di Modena, affinché ottemperando agli impegni assunti solo un anno fa, Seta possa realizzare quanto previsto nel Piano industriale: un risanamento delle aziende confluite e, soprattutto, la realizzazione di un efficiente e moderno servizio di trasporto pubblico nell’Emilia occidentale”.

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