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Economia

Il sondaggio | Crisi alle spalle? I modenesi credono di no, ma sono più ottimisti

Una nuova indagine dell'Osservatorio Via Emilia mette nel mirino la percezione delle difficoltà economiche locali e nazionali, al pari delle disuguaglianze sociali. Ecco come la pensano i nostri concittadini

Sono stati resi pubblici i dati della nuova indagine sulla crisi economica e le disuguaglianze sociali promossa dall'Osservatorio Via Emilia, il progetto di Fondazione Mario Del Monte e TRC realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e della Fondazione GTechnology. Alle 18 di oggi presso la Sala Agnini, Via Fabriani 120, Modena, si svolgerà l’incontro “Fuori dalla crisi? La crescita delle disuguaglianze” che partirà proprio da questi dati per llanalisi dell'attualità.
 
L'Osservatorio ha indagato le opinioni dei modenesi in merito ad un ampio spettro di problemi e temi di carattere economico, sociale e civile. Con questa seconda rilevazione sull’andamento economico l'Osservatorio si è posto l'obiettivo di verificare quale sia oggi la percezione della crisi e dei suoi effetti sulla vita delle persone. 

Innanzitutto dalle interviste emerge con forza che la crisi non è ancora alle nostre spalle. Per il 50% del campione infatti il Paese non ne è ancora uscito e per il restante 46% ha solo imboccato la via per uscirne. L’Italia è fuori dalla crisi per l’1,2% degli intervistati, ma Modena lo è per il 9,2%. In generale sono le donne a vedere la situazione più pessimista, mentre per gli uomini la crisi si sente meno.

Dall’indagine emerge inoltre una differenza fra la situazione generale del Paese e quella della nostra città. A Modena la percentuale di chi pensa si sia imboccata una via di uscita supera quella di chi ritiene che la crisi sia tuttora in corso (53% contro 35%).

Il secondo dato che spicca è la percezione, valida per l’85% degli intervistati, che le differenze sociali negli ultimi dieci anni siano aumentate o molto aumentate. Troviamo una conferma di questo elemento negli indicatori e nei dati economici rilevati negli ultimi mesi da tutti gli istituti di ricerca. Pur rimanendo largamente maggioritario il dato di chi ne percepisce un aumento (70%), tuttavia, c'è un 10% di differenza in positivo rispetto al dato nazionale (80%). 

La ricerca esamina poi questi dati per sottocampioni in base al sesso, all’età, alla professione e alla collocazione sociale degli intervistati mettendo in evidenza come la fascia di età che maggiormente percepisce la permanenza nella crisi dell’Italia e di Modena sia quella compresa fra i 35 e i 54 anni.
 

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