rotate-mobile
Economia San Faustino

Precari scuola, ferie non godute azzerate dalla Spending Review

La denuncia di Monica Barbolini (Cisl): "Non esiteremo a proporre contenzioso nelle opportune sedi qualora il testo del decreto legge sia confermato in sede di conversione e ne venga data pratica attuazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

È illegittimo non pagare le ferie non godute ai precari della scuola il cui contratto è scaduto il 30 giugno. Lo afferma la Cisl Scuola di Modena, che ha predisposto un atto di significazione, diffida e messa in mora che gli interessati possono inviare all’Ufficio scolastico provinciale e al Ministero dell’Economia. A scatenare la rabbia del personale precario della scuola, docente e non, è il decreto-legge 95/2012 (cosiddetta “spending review) laddove afferma che la mancata fruizione delle ferie non può dar luogo in ogni caso a corresponsione di trattamenti economici sostitutivi. «Non sarebbe più possibile, in sostanza, chiedere alla scadenza di un contratto il pagamento delle ferie maturate ed eventualmente non godute. Un problema che riguarda soprattutto il personale precario della scuola con contratti scaduti al 30 giugno – spiega il segretario provinciale della Cisl Scuola di Modena, Monica Barbolini - Alla luce di un ampio quadro normativo di riferimento, che va dalla Costituzione a recenti sentenze della Cassazione e a pronunciamenti della Corte di giustizia europea, queste disposizioni evidenziano chiari profili di illegittimità. Pertanto non esiteremo a proporre contenzioso nelle opportune sedi qualora il testo del decreto legge, contrariamente a quanto da noi richiesto, sia confermato in sede di conversione e ne venga data pratica attuazione». A Modena e provincia il problema riguarda almeno un migliaio di lavoratori della scuola assunti con contratti scaduti il 30 giugno. La Cisl ricorda che, secondo il contratto nazionale di lavoro, le ferie sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili; all’atto della cessazione del rapporto di lavoro, qualora le ferie spettanti a tale data non siano state fruite, si procede al pagamento sostitutivo delle stesse, sia per il personale a tempo determinato che indeterminato”. Le ferie del personale assunto a temo determinato sono proporzionali al servizio prestato. Qualora la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato sia tale da non consentire la fruizione delle ferie maturate, esse saranno liquidate al termine dell’anno scolastico e comunque dell’ultimo contratto stipulato nel corso dell’anno scolastico. «Poiché la fruizione delle ferie nei periodi di sospensione delle lezioni nel corso dell’anno scolastico non è obbligatoria, – continua Barbolini - per il personale docente a tempo determinato che, durante il rapporto di impiego, non ha chiesto di fruirne, si dà luogo al pagamento sostitutivo delle stesse al momento della cessazione del rapporto. Il legislatore è intervenuto in palese violazione del diritto alle ferie e all’indennità sostitutiva. Per queste ragioni – conclude il segretario provinciale della Cisl Scuola di Modena - siamo pronti a impugnare provvedimenti di diniego del pagamento delle ferie non godute».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Precari scuola, ferie non godute azzerate dalla Spending Review

ModenaToday è in caricamento