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Congresso Cgil Modena, Tania Scacchetti rieletta segretario provinciale

Il segretario uscente, 41 anni, è stato rieletto nel tardo pomeriggio di ieri al termine dei lavori del 17° Congresso provinciale con 86 voti favorevoli su 99 votanti (13 i contrari)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Tania Scacchetti, 41 anni, segretario uscente della Cgil di Modena, è stata rieletta nel tardo pomeriggio di ieri al termine dei lavori del 17° Congresso provinciale (4-5 marzo 2014), dal nuovo Comitato Direttivo, su proposta di Vera Lamonica della segreteria nazionale Cgil. Scacchetti è stata riconfermata alla guida della Cgil di Modena con 86 voti favorevoli su 99 votanti (13 i contrari). 

Applausi hanno accompagnato la riconferma di Scacchetti che ha ringraziato commossa il Comitato Direttivo e la platea congressuale. "Ringrazio il Direttivo per la fiducia che mi ha rinnovato e tutti coloro che in questi due giorni al Monzani hanno lavorato dietro le quinte per la buona riuscita del Congresso – ha detto Scacchetti – E’ stato un congresso molto partecipato e dibattuto – ha aggiunto Scacchetti – che ha dimostrato che la Cgil non è solo una sigla, ma un agente del cambiamento nella salvaguardia dei diritti di lavoratori e pensionati, e nella difesa dell'occupazione nella stagione di crisi che ancora non si è conclusa". 

Il nuovo Comitato Direttivo, eletto a suo volta dalla platea congressuale, è composto di 107 membri ed è rispettoso del pluralismo di idee e componenti, prevede un maggior numero di donne (sono il 45%), di giovani (attestando un deciso ricambio generazionale rispetto al precedente Direttivo), riflette anche la presenza dei lavoratori immigrati, mentre quasi la metà sono delegati in produzione o pensionati non funzionari. I componenti del nuovo Direttivo rispecchiano il peso dei due documenti congressuali che si sono confrontati: il documento di maggioranza “Il lavoro decide il futuro” (primo firmatario a livello nazionale Susanna Camusso) ha ottenuto il 88,33%, il documento di minoranza “Il sindacato è un’altra cosa” (primo firmatario Giorgio Cremaschi) ha ottenuto il 11,67%. 
I delegati modenesi eletti al congresso della Cgil regionale (24-25 marzo) sono 55,  di cui il 50% delegati di aziende pubbliche e private. 

Nella mattinata odierna sono stati presentati i dati dell’Osservatorio Economia e Lavoro in provincia di Modena a cura di Ires Cgil regionale e dall’analisi presentata dai ricercatori di Ires ha preso le mosse la tavola rotonda “Lavoro e futuro” con Maurizio Torreggiani (Camera di Commercio), l’assessore provinciale Cristina Ceretti, Gianluca Verasani (Legacoop) e Tania Scacchetti. Il segretario della Cgil Scacchetti ha declinato al modenese le proposte della Cgil nazionale contenute nel Piano per il Lavoro. “Per recuperare i 23.000 posti di lavoro persi nel modenese dal 2007 al 2013 – ha detto Scacchetti - occorre difendere il lavoro nelle crisi aziendali e mettere al centro la creazione di nuovo lavoro e buona occupazione, con tutele e diritti”. Nel condannare il fenomeno delle cooperative spurie - “che oggi sono al centro dell’attenzione, ma sono state lasciate crescere in passato ed eravamo soli nella denuncia” – occorre un impegno territoriale per uno sviluppo fondato sulla legalità, escludendo dagli appalti le imprese che sfruttano i lavoratori e fanno concorrenza sleale alle altre. 

Scacchetti ha rilanciato lo strumento dell’apprendistato per le assunzioni dei giovani (“che è ancora strumento sottoutilizzato dalle imprese”), un ruolo diverso del soggetto pubblico per creare nuovo lavoro e investimenti (“a cominciare dalla manutenzione straordinaria del territorio”), un nuovo modello di welfare non concepito solo come costo, ma esso stesso motore di sviluppo (l’idea è quella dei “Fondi territoriali per il welfare” per mettere a sistema la tanta spesa privata che già c'è). A conclusione dei lavori di oggi pomeriggio, l'intervento di Vera Lamonica della segreteria nazionale Cgil che ha sottolineato l’importanza del congresso provinciale Cgil per il carico di storia e memoria  che rappresenta la Cgil di Modena e un territorio come quello modenese, ultimamente colpito da emergenze come terremoto e alluvione. 

Fra i saluti degli invitati di ieri, il sindaco di Modena Pighi che ha ricordato l’intensa contrattazione territoriale con i sindacati, il presidente della provincia Sabattini e Aude Pacchioni dell’Anpi che ha sottolineato, fra gli altri, l’importanza della funzione educativa della scuola pubblica, il ruolo fondamentale degli insegnanti nella società, ottenendo un lungo e sentito applauso della platea congressuale. Il dibattito della due giorni congressuale Cgil è stato molto partecipato – circa 50 gli interventi di funzionari, delegati e ospiti – ha evidenziato un forte senso di appartenenza al sindacato e un confronto aperto improntato al pluralismo. Il Direttivo ha licenziato diversi ordini del giorno, tra cui quelli sulla consultazione sul Testo Unico sulla rappresentanza, sui ritardi dei pagamenti della cassa integrazione in deroga, sulle condizioni di lavoro dei vigili del fuoco e della protezione civile, sui migranti. 

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