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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Botteghe storiche di Modena, le nove attività a cui è andata la targa

Oreficerie orologerie, osterie trattorie, tappezzerie, calzature, gastronomia, la Casa dei rasoi in centro storico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Le nove nuove “Botteghe storiche” modenesi che hanno ricevuto in Municipio dal sindaco Giorgio Pighi e dall’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Modena Stefano Prampolini sono, con relative motivazioni:

la tappezzeria “Stoneseats” di Roberto Morselli, in via San Giacomo 26, dal 1955.

Una tappezzeria artistica storica nata negli anni '50, che presenta ancora la vetrina originale, in cui Roberto, continuando e rinnovando il lavoro del padre, crea oggetti dal design innovativo e originale. Qui, infatti, non solo si restaurano mobili e arredi e si rinnovano tessuti, ma si producono sedute a forma di sasso di fiume che riscuotono un buon successo;

la Casa dei rasoi elettrici in via Farini 46, dal 1963. Questo negozio ha aiutato a “farsi” la barba intere generazioni di modenesi. L'insegna, che risale agli anni '50, lo dimostra. All'interno l'ambiente si sviluppa su due piani collegati da una scala in pietra originale. Anche il bancone non è mai cambiato. Oltre a vendere i migliori prodotti per la rasatura, in questa Casa si riparano i rasoi, come si faceva una volta;

l’“Hostaria Carducci” in via Canalino 73, dal 1888. Il poeta Giosuè Carducci veniva a ristorarsi con l'editore Zanichelli in questo locale nato nell'Ottocento e che negli anni ha subito le dovute trasformazioni mantenendo intatto fascino e atmosfera. Cucina tradizionale e cultura ci vanno ancora a braccetto. Non è un caso che fra i tavoli dell'osteria s'incontrino spesso artisti;

l’orologeria oreficeria “Mario Righi” in corso Canalchiaro 14/16, dal 1940. Oggetti preziosi, orologi, gioielli: questo negozio è uno di quei tasselli che fanno parte della memoria storica del centro. Basta gettare lo sguardo oltre la vetrina per capire il tipo di atmosfera che permea l'ambiente che mantiene intatti non solo gli arredi, ma una dimensione che sa di altri tempi;

la trattoria “Da Omer” in via Torre 33, dal 1975. Il ristorante, che fonda le sue radici nei lontani anni '40, agli inizi degli anni '70 passa nelle mani di Omer e di sua moglie Elide che lo trasformano in un santuario fedele alla tradizione: pasta fresca, tortellini, tortelloni, tagliatelle al soffritto serviti ogni giorno in una sala luminosa e spaziosa. La trattoria si trova nel ghetto e da sempre in cucina si preparano piatti della tradizione ebraica come i bigoli con la cipolla, fegato, frittelle e ossibuchi;

L’orologeria oreficeria “Morselli Ermenegildo” in via Calle di Luca 32, dal 1956.

Orologi meccanici e orologi al quarzo trovano la giusta collocazione in un ambiente che mantiene l'arredo originale anni '60, ha ancora la cassaforte marcata Angiolo Baldini, e la bilancia dei preziosi del 1950. Intatti gli strumenti originali per le riparazioni degli orologi, come la professionalità di chi le realizza;

il negozio di scarpe “Dugoni Calzature” in via Emilia centro 293, dal 1964.

Anni '50: un furgone, una bancarella e i mercati dell'Emilia. Dieci anni dopo l'attività da nomade si fa stanziale collocandosi in un angolo tra la via Emilia e piazzetta degli Erri. E da lì non si è mai mossa, diventando un punto di riferimento per intere generazioni di modenesi che qui acquistano da cinquant'anni scarpe rigorosamente made in Italy;

la “Bottega di Adriano Grosoli” in via Vignolese 1503, San Donnino, dal 1891

Fra queste mura si respira una storia antica, che risale al 1891 quando Adriano Grosoli fonda la Premiata Salumeria che offre specialità alimentari di sua produzione come salumi, formaggi, lambrusco e aceto balsamico. Oggi come allora la storia non cambia: qualità e tradizione si amalgamano con perfetto equilibrio in un ambiente volutamente rustico, reso ancor più suggestivo da un allestimento basato su oggetti e strumenti d'epoca;

l’ “Osteria Santa Chiara” in via Ruggera 3, dal 1982. Da oltre trent'anni l'osteria è un punto di riferimento nel panorama della tradizione enogastronomica della città. Arredi in legno e finiture mai mutate, come la bella insegna, i pavimenti, gli infissi, le vetrine e gli intonaci, conferiscono a questo locale un'atmosfera sobria e nello stesso tempo calda che piace non solo ai modenesi, ma anche a una clientela proveniente dall'estero, in particolare inglesi, tedeschi e americani.

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