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Economia

Caso Tari 'gonfiata'. Il Comune di Modena: "Qui applicata correttamente"

Sulla scorta delle polemiche nazionali, l'Amministrazione modenese fa sapere che sotto la Ghirlandina al calcolo della tariffa non viene applicata la quota variabile sulle pertinenze

"A Modena la Tari è applicata correttamente, senza che la cifra dovuta venga "gonfiata" con importi non previsti dalle direttive ministeriali". Lo precisa il Comune in merito alle dichiarazioni diffuse in questi giorni che non tengono conto, evidentemente, delle informazioni già disponibili. In particolare, il regolamento comunale prevede che la quota variabile della tariffa venga computata una sola volta nel caso di abitazioni con pertinenza.

A Modena non si verifica, quindi, il fenomeno riscontrato in altre città di applicazione della quota variabile anche sulle pertinenze, con conseguente aggravio dei costi per i cittadini.

In sostanza la tassa sui rifiuti prevede una quota fissa (legata ai metri quadri della casa) e una quota variabile (legata al numero degli abitanti di una casa). Molti comuni hanno invece moltiplicato la quota variabile anche per il numero delle pertinenze, sbagliando perché la tassa si paga per la metratura di casa e i componenti.

Chi ha pertinenze farebbe dunque bene a controllare la propria bolletta. Secondo un prima stima del Sole 24 Ore per una famiglia di quattro persone che vivono in un appartamento da 100 metri quadrati con box e cantina, il calcolo corretto della Tari sarebbe di 391 euro all’anno, mentre quello illegittimo la gonfia fino a 673 euro. Quasi il doppio.

Insomma un vero e proprio pasticcio, con le associazioni dei consumatori che sono già sul piede di guerra. La pioggia di ricorsi è già scattata.
 

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