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Economia

Nuovi abbonamenti per i bus Seta, spunta la “tassa di conversione”

La denuncia di Federconsumatori: gli abbonati al trasporto pubblico modenese dovranno pagare 5 o 10 euro per modificare la loro tessera, dopo l'adeguamento allo standard unificato regionale compiuto da Seta

Come già annunciato in aprile, Seta darà avvio al sistema integrato “Mi muovo”, che prevede a regime tariffe unificate per l'intera regione con la possibilità di utilizzare un unico titolo di viaggio sui diversi vettori di trasporto pubblico. Così, entro il 1 luglio, gli utenti degli autobus modenesi dovranno convertire i loro abbonamenti e i loro biglietti, secondo le modalità annunciate dell'azienda.

Ma le modalità di questo passaggio hanno mandato su tutte le furie la Federconsumatori: “Incredibilmente Seta annuncia che le attuali carte ricaricabili degli abbonamenti non potranno essere utilizzati dopo il 1° luglio! La stessa SETA invita gli utenti a trasferire i propri crediti residui sulle nuove tessere applicando una sorta di “tassa di conversione” di 10 euro (ridotti a 5 euro per chi si affretta al rinnovo entro giugno) azzerando anche la durata delle tessere attuali acquistate dagli abbonati. Un arbitrio senza precedenti del gestore – denuncia l'associazione – che non ha previsto la possibilità di utilizzare gli attuali titoli di viaggio fino ad esaurimento del credito e applicando un nuovo balzello agli utenti più fidelizzati come gli stessi abbonati”.

Federconsumatori, denunciando il comportamento “vessatorio”, invita l'impresa di trasporto al ritiro immediato del provvedimento, sottolinenando come negli ultimi 15 anni Atcm/Seta ha ottenuto quote importanti di finanziamenti dalla Regione Emilia-Romagna per procedere alla sperimentazione e all'adeguamento della nuova tecnologia magnetica. Risulterebbe perciò inspiegabile l'addebito di nuovi costi all'utenza.”

Vi è poi un fatto curioso, che non sorride particolarmente a noi modenesi. Risulta infatti che Seta applichi condizioni diverse sui vari territori su cui opera: gli utenti di Reggio Emilia e di Piacenza pagano la stessa cifra ma possono viaggiare più a lungo. Un'altra questione che potrebbe essere oggetto di un intervento del Comitato Consultivo degli Utenti, che non è mai stato interpellato dall'azienda riguardo la questione degli abbonamenti, relegando i cittadini utenti, sempre secondo Federconsumatori, al “mero ruolo di paganti a piè di lista”.

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