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Da Carpi alla Silicon Valley, la Regione porta 'La tata robotica' in California

"La tata robotica", un sistema per insegnare e far conoscere la tecnologia ai bambini: l'idea di Enrica Ampio selezionata per un percorso formativo a San Francisco, dove conoscere colossi come Google e Intel e trovare finanziatori. Con lei altri nove impenditori

Da Carpi alla Silicon Valley, per consolidare il proprio progetto d’impresa: ‘La tata robotica’, un sistema per insegnare e far conoscere la tecnologia ai bambini. La Tata Robotica è supporter della STEAM education che cerca di avvicinare a materie come l’ingegneria e la scienza. Prerogativa di questa filosofia didattica è l’“imparare facendo”. I laboratori sono progettati per incentivare manualità e creatività nonché arte del riciclo. 

La Tata Robotica (www.latatarobotica.it) propone attività per bambini con un nuovo modo di vedere la tecnologia e l’apprendimento, improntati sul coinvolgimento dei partecipanti in innovative attività tecnico-creative.

L’ha ideato Enrica Ampio, uno dei giovani dieci fondatori di startup emiliano-romagnole, le aziende che nascono su idee innovative e originali, che dal 5 al 16 dicembre prossimi partiranno per la California, dove svolgere un percorso formativo sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna. In dieci giorni di lavoro nell’area con il più alto tasso di innovazione del mondo, potranno capire cosa significa fare business in un mercato competitivo globale, come sviluppare la value proposition dei propri prodotti e servizi, concludere partnership con gruppi internazionali e presentare in modo efficace la propria idea d’impresa. Inoltre, parteciperanno a eventi di networking con venture capitalist, visiteranno grandi società come Google e Intel e i laboratori di ricerca delle principali università della Silicon Valley. Incontreranno investitori e business angel con i quali discuteranno e miglioreranno le loro idee d’impresa.

Come Enrica, sono con le valigie pronte altri nove ragazzi: Nicolò Magnanini di Correggio (Pigro - La rassegna stampa intelligente), Edoardo Guerrieri (Darius - Piattaforma digitale per investimenti in arte), Daniela Dubla (Inner.Me - App per un percorso di crescita personale), Gherardo Carullo (Enoron - Sistema gestionale per avvocati) di Bologna, Pasquale Lanci di Casalecchio di Reno (Truckmeup - Management system per il trasporto stradale), Paola Annoni di Salsomaggiore (Viaggi di nozze low cost - Viaggi di nozze su misura), Carlo Bergonzi di Busseto (M3datek - Dispositivi medici innovativi con stampante 3D), Andrea Bisaccioni (Mosquito Accopper - Sistema per la lotta parassitaria pubblica ) e Gabriele Gugnelli (Orangesea - Sistema di sharing applicato ad imbarcazioni turistiche) di Rimini. 

I dieci neo imprenditori sono stati selezionati fra 67 ragazzi e hanno tutti un'età inferiore ai 30 anni. L’Emilia-Romagna è tra le regioni con le politiche più avanzate in termini di startup innovative. È al secondo posto in Italia per numero di startup iscritte al Registro delle Camere di Commercio (792 in Emilia-Romagna su un totale in Italia di 6.461, il 12%), è sede di 116 spin-off universitari (il 10% del totale di 1.190 spin-off attivi in Italia), ospita 4 Incubatori certificati dal ministero. Inoltre, è dotata di una rete strutture di supporto alle startup composta da oltre 60 soggetti attivi su tutto il territorio, il tutto raccordato da www.emiliaromagnastartup.it, il portale che offre servizi on e off line alle start up emiliano-romagnole.

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