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La tecnologia ceramica vola negli USA e prende casa nel Tennessee

Burocrazia ai minimi termini, istituzioni orientate a favorire il business e soprattutto un mercato che cresce a doppia cifra. Queste sono le principali ragioni che stanno spingendo molte imprese italiane produttrici di tecnologia per ceramica a crescere in Tennessee

Burocrazia ai minimi termini, istituzioni orientate a favorire il business e soprattutto un mercato che cresce a doppia cifra. Queste sono le principali ragioni che  stanno spingendo molte imprese italiane produttrici di tecnologia per ceramica a crescere in Tennessee, lo Stato che ospita il più importante distretto ceramico degli Usa.

Sono ben 9 le aziende italiane che si sono spostate nello stato del Tennessee. Tra le ultime sedi inauguarate proprio ad Aprile vi è quella di Inter Ser, attiva nella commercializzazione di ricambi originali che ha scelto Mansfield, nelle vicinanze di Dallas, come location per la propria attività in loco, e quella di Martinelli Group a Lebanon, operativa già da gennaio con una superficie coperta di oltre 3.000 mq.

Una delle prime che si è spostata negli USA è la divisione Ceramics del Gruppo System che dal 2006 ha sede ad Atlanta. Ha visto inaugurare quest’anno la terza sede a Nashville che offrirà alla clientela assistenza after sales e ricambistica. All’apertura di Atlanta era infatti seguita nel 2009 quella di Dallas.

A fronte di un investimento di 10 milioni di dollari è sorto invece a Lewiston, il 25 settembre scorso, il nuovo stabilimento produttivo di Modula, azienda del Gruppo System e, a fine 2016, sarà il turno di Remix, parte del gruppo C.B.C., che aprirà un nuovo magazzino sempre nel Tennessee. Un dato negativo per l'occupazione in Italia? In realtà no perché su circa 1.300 occupati nel settore in Tennessee, oltre 850 operano nelle sedi produttive di gruppi italiani.

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