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Terremoto, imprese: online l'elenco dei capannoni disponibili

Individuati capannoni e strutture artigianali per oltre 50 mila metri quadrati immediatamente disponibili, con locali che vanno dai 100 metri fino ad oltre 4mila metri quadrati

Sarà disponibile a partire dalla data odierna sul sito web www.capmodena.it un primo elenco di capannoni immediatamente disponibili per le imprese colpite dal terremoto che volessero temporaneamente trasferire l’attività. Frutto degli sforzi congiunti di Provincia di Modena, Comune di Modena, Consorzio Attività produttive e Camera di commercio, è stata avviata una prima ricognizione delle disponibilità di strutture vuote capaci di accogliere le imprese danneggiate dal sisma, in modo tale da mettere gli operatori economici nelle condizioni di riavviare l'attività evitando che un blocco protratto della produzione faccia perdere commesse e quote di mercato.

CAPANNONI VUOTI - Per quanto riguarda la individuazione dei capannoni e strutture artigianali, sono già più di 50 mila i metri quadrati immediatamente disponibili, con locali che vanno dai 100 metri fino ad oltre 4000 metri quadrati. Accanto alle disponibilità nell’area modenese si raccolgono anche le offerte dei comuni di altre province prossimi alla zona del terremoto. Per il presidente della Provincia Emilio Sabattini, anche il Governo deve fare la sua parte: "Attendiamo in tempi brevi le norme, poche e chiare, che consentano di pensare alla ricostruzione, oltre naturalmente alla certezza dei finanziamenti, per dare fiducia e speranza ai cittadini e alle imprese”.

NEGOZI NEI CENTRI STORICI - Accanto al tema del temporaneo trasferimento delle imprese, Daniela Sirotti Mattioli, assessore provinciale alle Politiche per l'economia locale, ha esposto i problemi aperti nel settore del piccolo commercio e servizi, e dei mercati settimanali quasi sempre localizzati nei centri storici attualmente inagibili. “Stiamo esaminando – ha spiegato - la possibilità di riaprire le attività in strutture provvisorie nell’immediata vicinanza della vecchia localizzazione, anche per dare una spinta al rilancio dei centri storici. Con la Regione stiamo aprendo un tavolo tecnico per ridurre al minimo gli adempimenti che possono ostacolare la ripresa dell’attività, velocizzando al massimo tutte le procedure”.

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