L’Agenzia delle Entrate si è espressa in data 3 luglio 2013 solo con un comunicato stampa e, in quanto tale, inevitabilmente soggetto ad interpretazioni. Confesercenti ritiene che, se il comunicato dell’Agenzia delle Entrate costituisce un primo passo avanti, purtroppo non tiene ancora debitamente conto dell’ oggettiva situazione delle imprese dell’area del sisma. In particolare la causa di esclusione dagli studi di settore per le imprese colpite dal sisma è ricondotta al “periodo di non normale svolgimento dell’attività”, disciplinato dalla normativa degli Studi di Settore, la quale non prevede nessuna esclusione automatica per le imprese dell’area del sisma .

Dunque si carica sulle imprese l’onere di documentare la sussistenza delle condizioni per potere rientrare  nel “periodo di non normale svolgimento dell’attività”. “Visto che è facilmente intuibile e dimostrabile che la maggioranza delle imprese del cratere ricade in questa fattispecie – sottolinea Confesercenti - continuiamo a ritenere che la causale sisma debba costituire causa oggettiva di esclusione dagli Studi di Settore e quindi chiediamo ancora una volta all’Agenzia delle Entrate che, attraverso l’attesa circolare annuale sul funzionamento degli studi di settore, chiarisca in modo inequivocabile e non soggetto ad interpretazioni che le imprese dell’area del sisma siano escluse dagli Studi di Settore per l’anno d’imposta 2012”. “Ciò non solo per le fondate ragioni sopra richiamate, ma anche per evitare futuri accertamenti e possibili contenziosi con il fisco, che costituirebbero una ulteriore difficoltà e penalizzazione per migliaia di imprese già così duramente colpite”, conclude Confesercenti.