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Economia Finale Emilia

Terremoto a Finale e San Felice, "Danni gravi al 70% delle imprese"

Confindustria: "Subiti danni che hanno obbligato le imprese a interrompere l'attività produttiva". Nel frattempo, la Camera di Commercio stanzia aiuti per 1,5 milioni di euro. Torreggiani: "Atto dovuto e voluto"

"Su un totale di oltre 150 imprese che fanno capo a Confindustria Modena e che danno lavoro a quasi 9mila dipendenti, circa il 70% ha registrato danni strutturali di entità media o grave a capannoni e impianti. Danni che hanno obbligato le imprese a interrompere l'attività produttiva". Lo ha fatto sapere la stessa associazione degli industriali modenesi in merito alle conseguenze del terremoto sul sistema economico del distretto dell'Area Nord. Nella giornata odierna, il direttore di Confindustria Modena Giovanni Messori ha fornito alla Prefettura una prima mappatura delle aziende coinvolte nel sisma e dei danni subiti, una mappatura necessaria alla Protezione civile e ai Vigili del fuoco per avviare rapidamente i rilievi e i sopralluoghi del caso. "Per fare fronte alla sospensione dell'attività produttiva - aggiunge via Bellinzona - insieme alle tre confederazioni sindacali è stato avviato un percorso preferenziale per stabilire delle procedure standard che rendano il più semplice possibile il ricorso alla cassa integrazione ordinaria per eventi eccezionali". Giovedì 24 maggio, Confindustria Modena e Cgil, Cisl e Uil sigleranno per conto di tutte le aziende che ne hanno fatto richiesta un verbale unico utile alla concessione della Cigo. Per ulteriori informazioni, le imprese possono rivolgersi all’Area sindacale di Confindustria Modena inviando una mail a sindacale@confindustriamodena.it o telefonando allo 059.448325. Allo stesso tempo, la Giunta della Camera di Commercio di Modena ha deliberato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro in a favore delle imprese delle zone colpite, stanziamento da erogarsi secondo le modalità che saranno definite anche in sinergia con gli attori del territorio quali Enti locali e banche: "Si tratta di un atto dovuto e voluto – ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani -  per sostenere gli imprenditori e i lavoratori che vedono sfuggirsi di mano il proprio futuro professionale, sommando la precarietà del lavoro a quella personale provata in conseguenza del sisma. Siamo chiaramente ancora in una fase di prima valutazione delle conseguenze del terremoto, tuttavia abbiamo sin da subito voluto dare un segnale concreto. L’impresa rappresenta infatti non solo un fatto economico, ma anche sociale: dietro ogni impresa ci sono sempre una o più famiglie, quelle degli imprenditori e quelle degli occupati, che soprattutto oggi non possono essere lasciate sole”.

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