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Terremoto Modena, oltre 15 milioni di danni per l'Aceto Balsamico

Angoscia per 200 aziende: alcuni grandi tini hanno subito perdite per oltre 100mila litri, colpite le "batterie" di botti Dop con la dispersione di aceto dal valore oscillante tra i 500 e i 1500 euro al litro

Il sistema dell'"Oro nero" di Modena ha riportato oltre 15 milioni di euro di danni. Queste le importanti perdite economiche sofferte dal settore dell'Aceto Balsamico di Modena (Igp e Dop) in seguito alle recenti scosse di terremoto: ciò è stato dovuto principalmente alla dispersione del prodotto e al danneggiamento degli impianti e delle strutture produttive.

L'ACETO DELLA BASSA - Ad uscire con le ossa rotte da questa dieci giorni di scosse continue l'acetificio Pontiroli di San Felice sul Panaro, quasi totalmente distrutto, come raccontato da Enrico Corsini, presidente del Consorzio Tutela il mondo dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, convinto fermamente che le nuovi forti scosse di oggi, martedì 29 maggio, "metteranno in ginocchio tutta l'economia" e che sarà sempre maggiore l'angoscia di non aver certezze su quando si potrà riprendere a lavorare" per le 200 aziende locali operanti nel settore. Nella bassa sono situati una decina di produttori di Aceto Balsamico di Modena Igp, tra cui tre tra le più grandi realtà produttive, e moltissime acetaie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop: "Si concentrano tra Cavezzo e Mirandola, i comuni più prossimi all'epicentro", ha spiegato Corsini. Per quanto riguarda l'Aceto Balsamico di Modena Igp, alcuni grandi tini hanno subito, afferma il Consorzio, "seri danni, con perdite anche ingenti di prodotto che superano i 100mila litri".

DANNI PER LA PRODUZIONE - Già domenica, sottolinea poi il presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena e consigliere del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Cesare Mazzetti "moltissime batterie, le file ordinate di piccole botti di dimensione decrescente in cui il prodotto fermenta per almeno 12 lunghi anni, sono state sconvolte o rovesciate. La frequenza delle oscillazioni ha spostato le cerchiature metalliche che permettono alle doghe di legno di contenere il prodotto, e si sono verificate numerosissime perdite di prezioso liquido, il cui valore di mercato oscilla dal 500 ai 1500 euro per litro. A poco è valso - conclude - il pronto intervento dei titolari di queste aziende, reso difficile dal fatto che le acetaie sono ospitate nelle soffitte di case antiche, quelle più soggette a danni e crepe".

 

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