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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Terremoto e imprese, salgono a 240 i capannoni disponibili in città

L'assessore alle attività produttive Daniele Sitta: "Locali per 200mila metri quadri disponibili ad ospitare temporaneamente le aziende modenesi colpite dal sisma"

Sono già 240 gli immobili produttivi non utilizzati (capannoni e uffici), pari cioè a circa 200 mila metri quadrati, disponibili a ospitare temporaneamente le aziende modenesi colpite dal sisma per consentire al più presto di riprendere l’attività. Azzeramento dell’Imu, affitti calmierati per gli edifici che ospiteranno temporaneamente le aziende colpite dal sisma sono altre misure che il Comune sta predisponendo a sostegno di imprenditori e artigiani colpiti dal terremoto. Il dato aggiornato relativo al censimento dei capannoni attuato dai tecnici del Comune di Modena e del Consorzio attività produttive nell’ambito di un’iniziativa d’intesa con Camera di commercio e Provincia, è stato fornito dall’assessore allo Sviluppo economico Daniele Sitta durante il Consiglio comunale di ieri, lunedì 11 giugno. L’assessore ha risposto a un’interrogazione urgente illustrata da Giulia Morini del Pd che chiedeva se fosse possibile individuare forme di aiuto temporaneo a imprenditori, artigiani e professionisti delle zone colpite dal terremoto.

L’assessore ha innanzitutto sottolineato che “occorre mettere le aziende nelle condizioni di riprendere l’attività in tempi brevi”, poiché in caso contrario si rischia la chiusura dell’attività o la sua delocalizzazione definitiva. Sitta ha quindi spiegato come ci siano aziende che per riprendere la produzione devono mettere in sicurezza gli edifici; per queste il decreto del Governo prevede la messa in sicurezza parziale, mentre per il definitivo adeguamento alle normative ci sarà un anno e mezzo di tempo. Altre aziende hanno invece subito danni gravi e per non interrompere l’attività devono trasferirsi temporaneamente in altre strutture. A tal fine è stato attivato il censimento. “Gli immobili – ha precisato Sitta - devono ovviamente essere messi a disposizione a prezzi contenuti, ma la sensibilità dei proprietari non basta. Occorrono contributi per gli affitti, che saranno calmierati, mentre da parte sua il Comune azzererà l’Imu a chi sposta la propria attività temporaneamente nell’ambito del territorio di Modena. Inoltre - ha continuato Sitta - chiederemo alle banche di finanziare gli interventi, per dare ai cittadini la certezza di usufruire di tassi agevolati senza poter offrire particolari garanzie, in attesa dei finanziamenti statali”. Riguardo a quest’ultimo punto, l’assessore ha infine detto che sta partendo ora la fase della verifica dell’agibilità delle costruzioni e della stima dei danni, “una fase importante perché consente di avere una corretta certificazione anche in vista dei contributi statali”. Nell’intervento conclusivo l’assessore Sitta ha ribadito la necessità d’intervenire con estrema rapidità. “Bisogna ridurre i tempi d’intervento perché non ci possiamo permettere il fermo delle aziende per alcuni mesi; le preoccupazioni dei lavoratori sono tante e comprensibili, ma tutti hanno una gran voglia di ripartire”, ha concluso.

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