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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Trend in crescita del 10% di Confapi Emilia e un bilancio gestionale che luccica

L’assemblea certifica la forma smagliante di Confapi Emilia: utile gestionale di 182mila euro. Cirelli lancia l’allarme: "La politica pensi alle imprese, non alla campagna elettorale"

450 aziende totali associate, uno sviluppo associativo in aumento del 10% nel 2022 che testimonia il costante trend di crescita di Confapi Emilia su tutte le province di Reggio Emilia, Modena e Bologna sulle quali Confapi Emilia ha la rappresentanza esclusiva della confederazione.

Un utile gestionale di 182mila euro nel ’21, e un altrettanto ambizioso, ma realistico, utile di 87 mila euro stimato nel bilancio previsionale ’22. I numeri emersi dall’assemblea di bilancio di Confapi, che si è tenuta ieri a Modena in via Tacito 40 – sponsorizzata da Fasdapi, PMI Welfare Manager e Previndapi - trasmettono il ritratto di una realtà in salute, che lavora per le imprese e che trova la ragione dei suoi risultati nel lavoro, nella dedizione e nella sinergia tra il past president Giovanni Gorzanelli e quello attuale, Alberto Cirelli.

“Il 2021 è stato per Confapi Emilia una prova di maturità che ha confermato la volontà comune di garantire continuità e crescita sia in termini di rappresentanza che di sviluppo dei servizi associativi – ha dichiarato Stefano Bianchi, Direttore di Confapi Emilia – tra i punti di forza ci sono un Consiglio Direttivo rinnovato, guidato dopo tanti anni da un Presidente “reggiano” – Alberto Cirelli di Gep Informatica Srl - una crescita associativa del 10% e un aumento dei ricavi del 6% rispetto all’anno precedente.  Il quadro è completato da un’attenta gestione dei costi del personale ridotti del 20% rispetto al 2020. Abbiamo posto le basi per un 2022 ambizioso - continua Bianchi -  così come certificato dal bilancio previsionale che pone come obiettivo quello di raggiungere un utile di esercizio di 87 mila euro e importanti investimenti in termini di struttura per garantire la massima rappresentanza delle esigenze delle PMI emiliane su tutte le province da noi rappresentate. Un ottimo risultato – conclude il Direttore generale Bianchi – frutto del lavoro e della dedizione di un team di struttura di Confapi Emilia efficiente e di assoluta esperienza”.

E proprio dal Presidente Alberto Cirelli arriva invece una presa di posizione molto forte nei confronti del mondo politico: “Negli anni Confapi ha messo in atto tutte le strategie possibili per dare una mano alle imprese, specie in momenti molto difficili come quello attuale. Da un lato gli effetti della pandemia che si stanno facendo ancora sentire, dall’altro una guerra che è praticamente sulla porta di casa e che ha già avuto conseguenze durissime in tutti i settori. Ovvio – continua Cirelli – che gli effetti si facciano sentire soprattutto sulle PMI, che costituiscono l’80% dell’economia della nostra regione, ovvero sostengono 8 famiglie su 10. I dati che Confapi Emilia ha presentato stasera all’assemblea dei soci testimoniano tutto il nostro impegno e la nostra voglia di sostenere le imprese.

Mentre le PMI si danno da fare e cercano di rispondere a sfide gigantesche e imprevedibili (Covid, materie prime, costi energetici…) cogliamo segnali di una Politica Nazionale che viaggia su binari diversi. Stanno emergendo vecchi mali italici di una Politica Nazionale che sta pensando ai sondaggi della prossima settimana anziché alla realizzazione di riforme e progetti che possano davvero mettere le aziende nelle condizioni di sfruttare il PNRR.

Un gioco già visto, ma si sperava che almeno in un momento di gravissima difficoltà come quello attuale le giuste priorità potessero emergere. Siamo di fronte ad una sfida storica, in cui ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità, perché quello che faremo nei prossimi mesi condizionerà l’economia dei prossimi decenni. Vale per tutti”.

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