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Economia

Fiat: l'uscita da Confindustria blocca le trattative sull'integrativo aziendale

Terminato l'incontro tra Ferrari Auto e delegazione sindacale per trattare del rinnovo del contratto integrativo aziendale. Fiorani (Fiom): "Non sanno cosa fare, sono nelle mani di Marchionne"

Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm, rendono noto tramite una nota congiunta l'uscita di Fiat da Confindustria e la contestuale uscita della Ferrari: i sindacati annunciano di conseguenza la sospensione della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. L'incontro si è tenuto nella sede di Confindustria Modena dove la Direzione Ferrari afferma, contestando la ricostruzione del fatto, di essersi seduta al tavolo con il pieno mandato e la totale disponibilità a proseguire la trattativa. "A precisa richiesta della delegazione trattante e delle organizzazioni sindacali - recita la nota - Ferrari Auto ha confermato che l'uscita dal sistema Confindustria, come da lettera dell'Ad Marchionne, riguarda anche la Ferrari e di non essere in grado di definire neanche quale riferimento contrattuale verrà applicato in Azienda a partire dall'1 gennaio 2012. Questo fatto impone una riflessione profonda sulle prospettive del contratto integrativo e sulla definizione dei contenuti. Riteniamo grave pensare che fra soli tre mesi i lavoratori saranno lasciati nella più completa incertezza e insicurezza sulle regole base che riguardano il proprio rapporto di lavoro". Ferrari contesta quanto affermato dalle organizzazioni sindacali in merito alle trattative sul contratto integrativo e fa sapere che, nonostante l'apertura e la disponibilità, la delegazione sindacale ha scelto di abbandonare il tavolo. I sindacati hanno poi convocato una Rsu per lunedì 10 ottobre e le assemblee dei dipendenti Ferrari e Scaglietti entro la prossima settimana.

"Questa mattina durante l'incontro abbiamo posto due domande a Ferrari Auto - ha detto il segretario provinciale Fiom Giordano Fiorani - se la lettera di Marchionne coinvolgesse anche loro e cosa succederà dal primo gennaio. Le risposte sono state affermative sul coinvolgimento nella lettera, e negative su cosa succederà a gennaio, perché non ne hanno idea. A me non importa che escano da Confindustria, mi importa sapere cosa ne sarà del contratto. A questo punto, la loro dichiarazione di disponibilità a trattare è pura ipocrisia: il contratto integrativo aziendale è appunto integrativo di un contratto nazionale, ma se loro non sanno nemmeno che contratto applicheranno a gennaio, di che integrazione si può parlare? I casi sono due: o applicheranno il contratto dei meccanici o il contratto di Pomigliano, ma sono molto diversi, perciò è necessario sapere da quale dei due partire. Stamattina loro erano in difficoltà - ha conlcuso Fiorani - perché sono nelle mani di Marchionne. La situazione è imbarazzante".

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