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Economia Bomporto / Sorbara di Bomporto

Vendemmia 2011, "allarme rosso": il lambrusco costerà di più

Le temperature molto più alte della media stagionale durante la vendemmia hanno provocato un calo della produzione soprattutto nella provincia di Modena. Piccinini (Confcooperative): "All'ingrosso rincari del 15%"

Cala la quantità, ma non la qualità, dell'uva raccolta dalla cantine sociali modenesi. Lo afferma Confcooperative Modena, che ha raccolto e analizzato i dati della vendemmia delle cinque cooperative vitivinicole aderenti, le quali lavorano il 60 per cento dell'uva complessivamente coltivata nella nostra provincia.

RINCARI - Quest'anno il prodotto conferito negli stabilimenti modenesi delle Cantine S. Croce di Carpi, Sociale di Carpi, Sorbara, Settecani di Castelvetro e Formigine Pedemontana ammonta a 645.679 quintali, con una diminuzione del 14 per cento rispetto al 2010. "Quest'anno la vendemmia è stata difficile - dichiara Carlo Piccinini, presidente della Cantina di Sorbara e del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena – Le condizioni climatiche che abbiamo avuto nel periodo vendemmiale, caratterizzate da temperature molto più alte della media stagionale, hanno provocato un calo della produzione in tutta Italia e nella nostra provincia in particolare. Questo comporterà un aumento dei prezzi all'ingrosso, che possiamo stimare in un più 15 per cento; per l'imbottigliato, però, i rincari saranno inferiori, anche a causa della crisi".

MERCATO - Il Lambrusco, comunque, continua a essere molto richiesto anche all'estero: "A metà primavera le nostre cantine avevano giù venduto tutta la produzione della vendemmia 2010. Per questo - conclude il presidente del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena – pensiamo che il mercato potrà assorbire un lieve aumento dei prezzi".

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