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Economia

Imprese e antimafia, la white list di Modena arriva sul web

Procede l'informatizzazione della white list, sotto la guida della Prefettura. L'esame delle richieste procede a rilento, ma intanto arrivano nuove disposizioni di legge, illustrate da Di Bari alle istituzioni locali e alle categorie economiche in un incontro

Basta un click ed ecco che la "white list" antimafia per Modena prende corpo. La Prefettura infatti fa sapere nel suo sito (nella sezione "Amministrazione trasparente" sottosezione "Provvedimenti" sottosezione 2 "Provvedimenti dei Dirigenti") si trova l'elenco che indica "le aziende che hanno presentato istanza di iscrizione e nei cui confronti è in atto l'istruttoria di rito nonchè quella attualmente già iscritte". Ovvero, appunto, la "white list" che gli enti pubblici impegnati in appalti devono tenere presente quando affidano un lavoro o una fornitura per evitare di incorrere in realtà invischiate nella criminalita' organizzata. Infatti, prima di assegnare commesse o appalti va acquista l'informazione antimafia "liberatoria" disponibile in appositi elenchi.

La Prefettura di Modena, in una nota, ricorda che per "evitare che il prevedibile incremento delle domande di iscrizione possa determinare negative ripercussioni sull'affidamento di commesse pubbliche, la norma prevede che in sede di prima applicazione, e comunque per un periodo non superiore ad un anno", l'appalto possa essere affidato accertando anche solo "l'avvenuta presentazione della domanda di iscrizione" alla "white list". Questo regime transitorio si applica in relazione alle procedure di affidamento dei contratti o di autorizzazione dei subcontratti avviate dopo il 25 giugno. "Ciò significa che le richieste di rilascio di documentazione antimafia nei confronti di operatori economici, ricevute dalla Prefettura prima del 25 giugno 2014, saranno definite in via ordinaria secondo la precedente procedura con il rilascio della comunicazione o dell'informazione".

Per la lotta alle infiltrazioni criminali nel mondo economico, sono stati introdotti anche nuovi poteri per il prefetto "con varie ipotesi di intervento che vanno dalla intimazione rivolta al titolare della impresa di rinnovare gli organi sociali a vere e e proprie forme di commissariamento": su questi temi, il prefetto di Modena, Michele di Bari, ha fatto il punto in una riunione con i vertici delle Forze di Polizia, gli amministratori locali, i presidenti o loro rappresentanti di categorie produttive e commercio. Di Bari ha illustrato i contenuti della nuova normativa e le specifiche indicazioni fornite dal ministero dell'Interno invitando le associazioni a informare le loro aziende. (DIRE)

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