La Compagnia Vico Quarto Mazzini manda in scena l'Amleto
Giovedì 3 dicembre, alle 21, il Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera propone “Amleto Fx”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Gabriele Paolocà, uno dei fondatori della compagnia pugliese Vico Quarto Mazzini.
Tutta l’umanità sta dentro l’Amleto, dice l’autore. E Amleto si trova nelle infinite variabili dell’esperienza umana. Anche nella contemporaneità più spinta, più alienata. L’“Fx” del titolo sta per “effects”, le risonanze del segno Amleto nei più vari contesti, ma potrebbe forse anche ricordare la notazione matematica della funzione, cioè quello strumento di calcolo che attribuisce un valore diverso a un’entità a seconda dell’insieme, del contesto, del quadro di riferimento, in cui si viene a trovare. Questo Amleto è un ragazzo che esce troppo poco dalla sua stanza. Ha un padre morto e una madre “troia”. Elabora un lutto ignorando le feste di Orazio, l’amore di Ofelia, la socialità richiesta a un principe di Danimarca con domicilio romano. La sala dell’Orologio è la camera di un giovane in contemporaneo - facilmente condivisibile, immediatamente riconoscibile da un pubblico di coetanei - stato di alienazione.
Gabriele Paolocà lavora sul testo originale ibridandolo, citandolo e parodiandolo, immergendolo in un bagno di multimediale e “post-tutto” contemporaneità. Soprattutto costruisce una rappresentazione perfettamente tagliata sulle sue doti attoriali, sulla capacità di variare i toni, di cambiare voci e travestimenti, di calibrarli sui più diversi registri, di mimetizzarsi in un’ampia e svariata nebulosa di citazioni e rimandi. In uno dei momenti più divertenti si sdoppia alla Rezza in una versione di Rosencrantz e Guildenstern da cinepanettone, una romanesca piaggeria alla Christian De Sica obiettivamente esilarante.