Alla San Carlo un incontro sull'Apocalisse di San Giovanni
Venerdì 26 maggio alle ore 17.30, prosegue il ciclo di Conferenze della Scuola di Alti Studi della Fondazione Collegio San Carlo di Modena con l'incontro dal titolo L'Apocalisse di Giovanni. La sua importanza storica e la sua attualità tenuto da Harry O. Maier, professore di Nuovo Testamento e di Studi sul Cristianesimo antico presso la Vancouver School of Theology. Maier è Research Fellow presso il Max-Weber-Kolleg dell'Universität Erfurt e membro del comitato scientifico della rivista «Journal of Ecclesiastical History».
Studioso del cristianesimo delle origini, ha approfondito da una parte la teologia del Nuovo Testamento, con particolare attenzione alle lettere paoline e all'Apocalisse; dall'altra, le concezioni dell'eresia tra IV e V secolo e il processo di formazione dell'identità cristiana nei suoi rapporti con l'ebraismo e l'ideologia imperiale romana. Collabora al Blackwell Bible Commentary con il commento alle Lettere ai Colossesi e a Filemone. Tra le sue pubblicazioni: The Calling of the Nations. Exegesis, Ethnography and Empire in a Biblical-Historic Present (a cura di, Toronto 2011); Picturing Paul in Empire. Imperial Image, Text and Persuasion in Colossians, Ephesians and the Pastoral Epistles (London-New York 2013). In italiano ha pubblicato: Luoghi segreti e pratiche nascoste. La costruzione dell'eretico nel cristianesimo delle origini (Bologna 2015).
L'Apocalisse di Giovanni, l'ultimo libro della Bibbia, ha contribuito a creare per la civiltà occidentale una narrazione dotata di un inizio e di una fine. Ha creato un mondo futuro ricco di speranze e realizzazioni utopiche, così come di fallimenti e disperazione. La sua collocazione canonica al termine della Bibbia è il corrispettivo della Genesi al suo inizio e chi regge tra le mani la Bibbia, tiene in mano il tempo e lo spazio racchiusi tra due copertine - afferma Maier. l'Apocalisse di Giovanni - prosegue - ci riguarda anche se non ne abbiamo letto nemmeno una parola o se non crediamo a nessuna delle parole di cui è composta; se l'abbiamo letta o se non lo abbiamo fatto; se la conosciamo davvero bene o se non ne sappiamo nulla. In parte ciò è dovuto al fatto che, ovviamente, la narrazione biblica della creazione (Genesi) e della fine del mondo (Apocalisse) rappresenta ampiamente ciò che è vero di qualunque vita che inizia con la nascita e si conclude con la morte.