L'arte dello Shodo, al Foro Boario una dimostrazione di calligrafia giapponese
In occasione della retrospettiva dedicata ad Hiroshi Sugimoto, Stop Time, allestita al Foro Boario di Modena fino al 7 giugno, sabato prossimo, 23 maggio, alle 17.30, è in programma una dimostrazione di calligrafia giapponese, l'arte dello Shodo. L'iniziativa, promossa da Fondazione Fotografia e a cura di Filippo Partesotti, si terrà presso la sede di mostra.
La parola Shodo in giapponese è formata da due ideogrammi che significano rispettivamente "arte della scrittura" e "via, percorso morale, insegnamenti di vita". Si tratta di una disciplina artistica e morale che richiede un lungo apprendistato e un continuo esercizio. In Giappone lo Shodo è la base per la pittura, infatti le due arti sono fondate sugli stessi principi e usano gli stessi strumenti. Entrambe sono basate sullla padronanza del tratto, l'immediatezza del gesto, la continuità del ritmo, il controllo della forza impressa sul pennello. Non sono ammessi ritocchi o correzioni.?
Finalità ultima dello Shodo, secondo lo spirito Zen, è aiutare le persone a raggiungere una miglior sintonia con la parte più profonda del loro essere. Tanto più questa sintonia viene realizzata, tanto maggiore è la felicità personale. Per conseguire questo risultato bisogna cercare di eliminare il proprio ego e studiare.
Nel corso della dimostrazione di sabato prossimo, il maestro di calligrafia riprodurrà in caratteri kanji il testo 'ji kan yo to ma re' (nella foto), che è stato ispirato direttamente dal fotografo Hiroshi Sugimoto. Si tratta, infatti, della traduzione del titolo della mostra, stop time, ovvero fermare il tempo.
L'incontro non richiede la prenotazione; si accede con il biglietto di mostra a 5 euro. Per informazioni tel. 059 239888, mostre@fondazionefotografia.org.