Al via le "Notti Jazz", quattro imperdibili appuntamenti allo storico Le Cardinal di Bastiglia
Dal 9 aprile al 17 maggio, Bastiglia propone la rassegna “Le Cardinal Jazz Nights”: quattro concerti ospitati dallo storico hotel ristorante Le Cardinal, dove il pubblico potrà anche cenare o gustare un drink mentre assiste alle performance dal vivo.
Il progetto, curato dall’Associazione Amici del Jazz, ha come traccia musicale un mix tra il jazz più Black e la fusion, e come location la sala dove una volta c’era la discoteca: qui il pubblico a partire dalle 19,30 può scegliere se cenare o soreseggiare un drink mentre assiste ai concerti (che cominciano alle 21,30). Ogni appuntamento, infatti, è accompagnato dalle cene dell’executive chef del ristorante che realizza per ogni serata un menù unico, interpretando i piatti della cucina tradizionale emiliana.
Inaugura la rassegna con il primo appuntamento di martedì 9 aprile il quartetto dei Venture, capitanati da uno dei più grandi vibrafonisti al mondo: Mark Sherman ha lavorato con Frank Sinatra, Tony Bennet, Liza Minelli, Aretha Franklin, Chick Corea e lo si può sentire spesso a Broadway. Quando si assiste ad una performance dei Venture, si è catturati dall’incredibile potenza groove di questa squadra multigenerazionale; la loro musica è energetica e fiorisce in incredibili improvvisazioni possibili grazie all’esperienza dei musicisti. I membri dei Venture hanno registrato più di 200 album come sideman, 30 album come leaders.
Compongono il quartetto anche Felix Pistorius (el. bass), per il quale la musica è una tradizione di famiglia: suo nonno Jack Pastorius è stato un batterista jazz che cantava e suonava stando in piedi, mentre il padre era il famigerato bassista Jaco Pastorius. Mike Clark (drums), ambasciatore del ritmo, è conosciuto nel mondo per il suo modo innovativo di suonare; la sua versatilità l’ha portato a trovare un posto nei Brand X, la band inglese jazz-rock fondata da Phil Collins inoltre importante la collaborazione con Herbie Hancock con la band Headhunters. Chase Baird (sax) ha lavorato con artisti jazz come Brad Mehldau, Antonio Sánchez, Nir Felder e Thana Alexa, così come con artisti pop e rock come Chaka Khan e Matthew Morrison.
Si prosegue martedì 30 aprile con un omaggio all’International Jazz Day, in collaborazione con l’UNESCO e la Regione Emilia-Romagna: è infatti la ERJ Orchestra a esibirsi, composta da 16 elementi e diretta dal trombonista e docente Roberto Rossi; l’ensemble è formata da noti musicisti professionisti jazz dell’Emilia Romagna come Barend Middelhoff, Piero Odorici, Michele Vignali, Diego Frabetti e integrata con alcuni dei migliori giovani talenti e studenti della regione.
Venerdì 10 maggio è la volta del Roberto Gatto Quartet. Gatto è uno dei pochi musicisti italiani che non ha bisogno di molte presentazioni: “batterista” di jazz per antonomasia, con un trascorso che lo ha visto ambasciatore del jazz italiano nel mondo sin dai suoi esordi; anche quest’anno si è aggiudicato il titolo di miglior batterista secondo il mensile Jazz it. Gatto ritorna alla dimensione prettamente acustica grazie all’ausilio di tre compagni di palco che rappresentano una parte del meglio del panorama jazzistico italiano attuale: Alessandro Lanzoni al pianoforte, Matteo Bortone e Alessandro Presti alla tromba.
La rassegna si chiude venerdì 17 maggio con la Black Art Jazz Collective e i suoi sei musicisti. Negli Stati Uniti c’è stato chi è rimasto perplesso dal nome scelto da questo supergruppo, in quanto il jazz non andrebbe considerato secondo categorie etniche, mentre sia le note di copertina sia la citazione di Langston Hughes rimarcano l’orgoglio nero. Va detto, però, che non c’è musica che possa fregiarsi a buon diritto di blackness più di quella proposta da questo gruppo: cioè lo hard bop, corrente nella quale la presenza di «caucasici» e asiatici è stata scarsa e comunque ininfluente.
Per maggiori informazioni e prenotazioni: tel. 059.815460, info@lecardinal.it. I prezzi per le serate sono 15 € ingresso + drink; 30 € ingresso + cena.