"Caro George" al Teatro delle Passioni
Reduce dal successo di Santa Estasi, Antonio Latella torna al Teatro delle Passioni il 19 e 20 aprile con Caro George. Neo direttore della Biennale Teatro di Venezia, Latella si conferma come uno fra i registi più radicali, riconosciuti e premiati della scena contemporanea. Dopo A.H., visto al Teatro delle Passioni nel 2013, e MA, in scena sempre al Teatro delle Passioni il prossimo 21 e 22 aprile, Caro George conclude un trittico sul Novecento e sulla relazione dell'uomo con esso.
«Questo lavoro era nato all'interno di un progetto più ampio, "Fondamentalismi", concepito per indagare le vite di individui pronti a tutto per raggiungere un obiettivo - afferma Antonio - Francis Bacon era tra questi: un uomo che sacrifica amori, affetti, e sentimenti per potersi esprimere attraverso l'arte».
Nell'ottobre del 1971, a Parigi, una retrospettiva consacra Francis Bacon come uno dei più grandi pittori del suo tempo. Alla vigilia della mostra, George Dyer, amante e modello dell'artista irlandese, si suicida nella camera d'albergo che ospitava entrambi. Il trionfo artistico di Bacon coincide con il suo fallimento esistenziale. Nel momento più rilevante della sua carriera, l'artista non vuole accanto a sé il suo compagno di vita, anche se il suo volto e il suo corpo prorompono in molti quadri esposti al Grand Palais.
Giovanni Franzoni, artista sensibile che il pubblico di Modena ritrova dopo Io sono il vento, Il servitore di due padroni e Prova, interpreta entrambi i ruoli: veste prima i panni del Francis Bacon narcisista, vanitoso ed egoista, per poi dare voce al vuoto affettivo di George Dryer. «Federico Bellini ha scritto un testo bellissimo - prosegue Latella - come un detective ha lavorato sulla vita privata di Bacon, scoprendo particolari come l'abitudine di lavarsi i denti con la varechina o impomatarsi i capelli con il lucido da scarpe. Tutto questo è diventato un flusso poetico». Davanti ai dipinti che raffigurano George, Bacon rivive la relazione con il compagno, in un momento in cui trionfo e fallimento si confondono, diventando anch'essi inevitabilmente materia del dipingere.
BIGLIETTERIA TEATRO STORCHI Ingresso € 25 / 10,50 Largo Garibaldi, 15 - tel. 0592136021 Orari: martedì dalle ore 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.00; dal mercoledì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00.
BIGLIETTERIA TELEFONICA 059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13.