Cinque secoli fa la consacrazione della Basilica abbaziale di San Pietro
Venerdì 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, si apre un anno speciale per la comunità benedettina cassinese di Modena: l’anno giubilare per il 500° anniversario della consacrazione della Basilica abbaziale, celebrata l’11 aprile 1518 dal vescovo di Gerapoli Tommaso Forni, a nome dell’allora vescovo di Modena, il cardinale Ippolito d’Este.
Il monastero di San Pietro è ben più antico e risale al X secolo, ma, nel corso del XV secolo, trovandosi in decadenza, fu affidato ai benedettini della riforma di Santa Giustina, che avviarono la costruzione della nuova ed attuale chiesa con l’alto patrocinio del duca Ercole I d’Este: la prima pietra fu posata il 5 agosto 1476 e la prima Messa vi fu celebrata solo trent’anni dopo, il 29 giugno 1505, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo. Nel 1518, papa Leone X concesse l’indulgenza plenaria ai fedeli che si fossero confessati e comunicati e avessero contribuito al completamento del luogo di culto, valida in occasione della consacrazione della nuova Basilica abbaziale (11 marzo) e della solennità dei Santi Pietro e Paolo di quell’anno (29 giugno).
Venerdì 29 giugno 2018, i benedettini modenesi celebreranno questo 500° anniversario con i Solenni Vespri pontificali alle ore 19.00 e con la Solenne Messa pontificale presieduta dall’arcivescovo mons. Erio Castellucci alle 20.30. Vista l’importanza dell’evento, la Santa Sede ha concesso ai fedeli l’indulgenza plenaria, come avvenne cinquecento anni fa.
«Dal 29 giugno 2018 al 29 giugno 2019 sarà possibile ricevere l’indulgenza plenaria alle solite condizioni, ma, a differenza del 1518, lungo l’intero anno –dice il priore dom Stefano De Pascalis- L’indulgenza, concessa dalla Santa Sede, ci consente di dilatare questo tempo di grazia per i prossimi dodici mesi, che saranno caratterizzati da proposte per valorizzare la spiritualità benedettina e far conoscere meglio il monastero alla città».
Il servizio musicale durante i Vespri e durante il Pontificale sarà assicurato dall’Accademia Corale Estense, che eseguirà un repertorio tratto dalle composizioni sacre di Claudio Monteverdi. La solenne celebrazione sarà seguita da una cena presso il Chiostro monumentale delle Colonne.