Cultura e innovazione, il ciclo di appuntamenti di AGO inizia con Jefferey Schnapp
Un filo nuovo per collegare arte e tradizione umanistica, cultura scientifica e innovazione, una struttura capace di cucire insieme il lavoro di chi si occupa di materie umanistiche, di scienza, di tecnologia, di intelligenza artificiale, di innovazione educativa. AGO Modena Fabbriche Culturali fonda la propria identità l luogo architettonico da cui prende nome e missione - il Complesso dell'ex Ospedale Sant'Agostino di Modena - e al contempo opera per dare a quel luogo un profilo immateriale e culturale. Partner del progetto sono Fondazione di Modena, Comune di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, MIBACT con le Gallerie Estensi.
Missione culturale di AGO è riflettere sull'impatto delle tecnologie su cultura ed esperienza contemporanea. Approfondendo in modo denso la realtà digitale, intende farla emergere come una dimensione che comporta una ridefinizione dei confini tra saperi ed esperienze.
La prima stagione del programma di AGO, al via domani giovedì 4 febbraio, è dedicata alla trasmissione, al futuro del patrimonio culturale garantito dalle piattaforme digitali, ai loro usi e alle potenzialità di elaborazione culturale e artistica che esse possiedono. Il programma si snoda attraverso lezioni magistrali e conversazioni, release di patrimonio digitalizzato, installazioni artistiche: dieci appuntamenti in meno di un mese, in diretta streaming sul sito e sui social di AGO, in attesa di poter accogliere il pubblico in presenza.
Come è cambiato il nostro rapporto con i libri e la lettura con l'avvento delle tecnologie digitali? Quanto sono state rivoluzionarie? Risponde domani Jeffrey Schnapp, tra i principali esperti di umanesimo digitale e professore dell'Università di Harvard, che apre il calendario di AGO.
Schnapp con la sua lezione Una storia segreta del libro elettrico (giovedì 4 febbaraio alle 18 in diretta streaming a questo link) ricostruisce il lungo percorso dal codex all'e-book per evidenziare i cambiamenti tecnologici, le pratiche estetiche e i mutamenti nella comunicazione della ricerca connessi all'avvento del libro elettronico.
L'ambizione, antichissima, di raccogliere tutti i libri del mondo in un'unica biblioteca è al centro del secondo appuntamento, la lezione dello storico statunitense Robert Darnton venerdì 5 febbraio alle 18: la biblioteca d'Alessandria, con il suo tragico epilogo, è l'emblema di questo sforzo enciclopedico. Darnton, membro del comitato direttivo della Digital Public Library of America, racconta la storia di questo sogno e la declina nell'epoca digitale delle biblioteche virtuali.
Maurizio Ferraris, sabato 6 febbraio alle 18, affronta le delicate questioni che pone il tema della documedialità: virtuale ma nondimeno reale, la dimensione digitale cambia il significato di categorie fondamentali come il materiale e l'immateriale. Segue un dibattito in streaming tra Filippo Domaneschi, direttore del Laboratory of Language and Cognition di Genova e la sociolinguista Vera Gheno affronta il tema di come osservare la memoria nel suo stato nascente, mercoledì 10 febbraio alle ore 18 (conversazione a cura di FEM Future Education Modena). Giovedì 11 febbraio alle 18 si tiene una conversazione sul futuro dei musei (con Martina Bagnoli, Riccardo Falcinelli, Gianfranco Maraniello) e venerdì 12 febbraio alle 18 un intervento di Adriano Prosperi su come mutano le modalità di registrazione della memoria.
A partire da domani, sempre nell'ambito del programma di AGO, un manoscritto seicentesco rivive nel presente grazie all'opera Trentamillesimidisecondo del duo artistico Afterall. Intervenendo direttamente sui testi tratti dalla "Cronaca di Modena" - prima opera interamente digitalizzata disponibile su Lodovico (www.lodovico.medialibrary.it) la biblioteca digitale di Ago - i due artisti propongono un'opera d'arte installativa all'interno dell'antica Farmacia Storica dell'ex Ospedale Sant'Agostino, dal 4 febbraio all'8 marzo, a cura di Lorenzo Respi in collaborazione con FMAV Fondazione Modena Arti Visive. Enzo e Silvia Esposito lavorano a porte chiuse: la performance si configura come una trascrizione su carta carbone della calligrafia seicentesca che narra La Cronaca di Modena per voce di Giovan Battista Spaccini. Invisibile dal vivo, ma accessibile sul web, l'installazione sarà visibile in diretta ogni giovedì (12:00 - 13:00 e 17:00 - 18:00 giovedì 4 e 18 febbraio, 4 marzo; mentre nelle ore 11:00 - 12:00 e 16:00 - 17:00 nei giovedì 11 e 25 febbraio).
E' possibile seguire gli appuntamenti di AGO in diretta sulla pagina Facebook AGO Modena Fabbriche Culturali (@AGOModenaFaCultura) e sul sito www.agomodena.it