Ospedale di Sassuolo, il ciclo dell'arte "etica" si conclude con la mostra di Matteo Mezzadri
“Quando impegno sociale, intelligenza e sensibilità si incontrano, nascono opere straordinarie e imprevedibili”. Così Paolo Mozzo, critico ed esperto d’arte contemporanea, presenta l’ultima mostra in programma per il ciclo dell’arte “etica” dedicata al giovane artista Matteo Mezzadri.
Arriva in ospedale a Sassuolo l’ottava “meraviglia” del percorso biennale sviluppato, ideato e realizzato col sostegno di VolontariArte e della galleria ArtAntide di Verona. Esposte in Ospedale a Sassuolo 9 opere fotografiche, 6 impressioni su piombo e 2 piccole
installazioni originali. “Matteo Mezzadri – prosegue Paolo Mozzo – induce riflessioni profonde sul tema dei legami, delle relazioni, mettendo in discussione l'atteggiamento individualistico per spingere a riflessioni che facciano cambiare il proprio punto di vista sulla realtà”.
La mostra “Città Minime”, la nuova mostra di ArtAntide, sarà visitabile fino al 31 luglio. Il titolo della mostra fa riferimento alle grandi installazioni di mattoni dell'artista, che, dopo aver costruito intere città con l'elemento minimo che le costituisce (il mattone, appunto) le fotografa creando skyline fantastici e irreali, pur entrando facilmente nell'immaginario collettivo, che ci riportano con la mente le grandi metropoli internazionali.
“In questi enormi luoghi di aggregazione, dice Luca Bagnoli ideatore di VolontariArte, in riferimento alle metropoli “inventate” di Mezzadri, ci si scelgono gli amici ma non i vicini; eppure spesso si deve convivere più con i vicini che con gli amici, in contesti di diverse culture, religioni, tradizioni, aspettative. Matteo Mezzadri, costruendo muri “apparenti”, con una finzione iper-reale, ci mette davanti a un fatto semplice e spesso sottovalutato… Non sui muri, bensì sui legami umani”.