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Teatro, concerti: Wagner e Mahler tra spirito, natura e morte

Il secondo appuntamento con la stagione concertistica del Teatro comunale ha dato spazio ad un'orchestra importante per storia e organico, che ha eseguito un programma molto interessante passando da Wagner a Mahler

Un programma non scontato e ben pensato è stato eseguito nel secondo appuntamento della stagione concertistica del Teatro comunale Pavarotti. Un abbinamento non casuale di due brani che non solo trovano motivazioni storiche e filologiche nel loro accostamento, ma si coniugano perfettamente per non togliere spazio l'uno all'altro e creare una serata appassionante sia per l'ascoltatore 'profano', sia per quello esperto. La Moravian Philharmonic Orchestra, una delle più antiche orchestre della Repubblica Ceca, composta da un organico imponente a dire poco, ha proposto, sotto la direzione di Alfonso Scarano, Incantesimo del Venerdì Santo (tratto da Parsifal) di Richard Wagner. Il carattere religioso del brano e l'intera opera di Wagner sono stati di grande rilevanza per la generazione di Gustav Mahler, di cui l'orchestra ha poi eseguito la Sinfonia n.9 in re maggiore. Un'ottima sezione di bassi, dalle sonorità cupe ma al contempo morbide, e le capacità tecniche e d'insieme dei fiati, hanno contribuito a creare una tensione particolare nel pubblico che ha tenuto alta la concentrazione per tutto il tempo dello spettacolo, nonostante il programma non fosse certamente 'leggero'. Una nota di demerito va a chi, in platea, ha interpretato i delicati momenti di Pianissimo come ottime occasioni per fare due chiacchiere.

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