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Danilo sacco tra impegno sociale e divertimento prosegue l’attività live

Concerti rock, incontri e presentazioni in tutta Italia, con alcuni appuntamenti in Emilia Mercoledì 10 e Giovedì 11 a Modena.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

concerti rock, incontri e presentazioni in tutta Italia, con alcuni appuntamenti in Emilia

Mercoledì 10 aprile alle 21 ospite di Andrea Barbi "AghèBarbiShow" su TRC: Danilo Sacco con Antonio Rigo Righetti

Giovedì 11 aprile alle 12 in diretta da Caffè Concerto (Modena) e alle 18.30 concerto in carcere a Castelfranco Emilia con Collaborando.

Continua l'attività live di Danilo Sacco per presentare "Un Altro Me" (E20/Warner) il suo primo disco da solista, dopo diciotto anni in una nota band, storia raccontata in maniera esauriente nella sua biografia romanzata "Come Polvere nel Vento" (Rizzoli) uscita di recente, e ora in ristampa.

Alternando concerti nei teatri con la sua affiatata band - formata da Valerio Giambelli (Statuto) alle chitarre, Antonio Rigo Righetti (Ligabue) al basso, Andrea Mei (Gang) a tastiere/hammond/fisarmonica, Tommy Graziani (figlio di Ivan ndr) alla batteria - a presentazioni nei music-store e nelle librerie, Danilo non si esime dall'impegno sociale, come trattare le problematiche del mondo del lavoro nel brano "Cane", del quale è uscito in questi giorni il videoclip, o la sensibilizzazione per il problema dell'amianto, tematica che tratta anche nel brano che dà il titolo al disco (Un Altro Me).

Il disco Un Altro Me parla anche di sentimenti e rinascita, e il brano "Non Ho Che Te" (scelto come singolo e del quale è da poco uscito anche il videoclip) ne è la dimostrazione: una canzone d'amore pura e semplice, come spiega lo stesso Danilo: "Non ho che te" parla della mia nuova vita, dell'amore come forza potentissima che muove il pianeta. Mi piace molto anche la traccia che dà il titolo al disco (Un Altro Me, ndr), perché è la storia di una persona che non si arrende. Io mi sento un combattente, sempre pronto a rinascere, come canto anche in "L'aurora" ad esempio".

Presentazioni e concerti per proporre, a stretto contatto con la gente, il suo libro e l'album Un Altro Me: un disco sociale, come lui stesso l'ha definito, "raccontato" con il linguaggio del rock, semplice e diretto, energico e coinvolgente, così come dimostrano essere i suoi concerti, che grazie al suo talento e alla sua genuinità, stanno raccogliendo sempre più consensi.

Nell'ambito di queste iniziative Danilo, accogliendo la richiesta di Collaborando, giovedì 11 aprile alle 18.30, incontrerà anche i detenuti della casa di reclusione di Castelfranco Emilia, dove eseguirà alcuni brani dal vivo accompagnato dai suoi musicisti, per un momento di socializzazione e intrattenimento.

Star del pomeriggio saranno oltre a Danilo Sacco, Antonio Rigo Righetti, celebre bassista per anni nella Banda di Luciano Ligabue, Tommy Graziani, Antonio Pinto e Robby Pellati. La performance avrà luogo alle 18.30 seguita da un momento conviviale con tutti i musicisti, i volontari e gli ospiti della casa di lavoro.

Il volontariato modenese, quindi, porta il rock in carcere. Lo scopo dell'iniziativa è quello di creare un momento forte di musica e integrazione all'interno della struttura, in linea con gli obiettivi di Collaborando, un progetto sociale articolato su diverse iniziative e associazioni che mira al miglioramento della vita degli internati e al loro reinserimento nel tessuto sociale. Si tratta di un gruppo di lavoro coordinato dal Centro di Servizio per il Volontariato, nato a inizio 2013, al quale partecipano diverse associazioni della provincia e alcuni volontari singoli.

Nello specifico, all'interno della casa di reclusione di Castelfranco Emilia, Csi (Centro Sportivo Italiano di Modena) propone attività sportiva e incontri su salute e benessere, Rinnovamento dello Spirito si occupa dell'animazione delle Messe e delle catechesi. La parrocchia della Batata Vergine Addolorata coinvolge alcuni internati in attività parrocchiali esterne alla Casa di Reclusione. L'associazione Carcere Città si occupa prevalentemente della formazione scolastica e dell'alfabetizzazione degli internati e Porta Aperta prevalentemente all'accoglienza all'esterno. Tutte le associazioni si impegnano poi nella raccolta fondi e nel rifornimento dei beni di prima necessità per la salvaguardia della dignità dei detenuti stessi.

"Tramite Collaborando vogliamo metterci in rete come associazioni in modo coordinato per offrire ai carcerati la possibilità di risollevarsi da uno stato di depressione, apatia e sedentarietà, facendo loro acquisire una maggiore fiducia in se stessi, e ai cittadini di conoscere da vicino tale realtà e agevolare il processo di reinserimento nella società dei detenuti - spiega Emanuela Carta, responsabile commissione volontariato del Csi di Modena -. Vogliamo inoltre puntare i riflettori su una realtà troppo spesso dimenticata dalla rete di welfare territoriale e risvegliare così una nuova cittadinanza attiva e passione civile".

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