rotate-mobile
Concerti Piazza Grande

Piazza Grande: ragazzine in delirio per il Radio Bruno Estate

In 5mila per il Radio Bruno Estate in piazza Grande: tantissime le adolescenti in visibilio per Finley, Sonohra, Zero Assoluto e Povia. Roberto Vecchioni propone la sanremese "Chiamami amore" e la versione acustica di "Luci a San Siro"

In principio erano le "sonohrine". Fin dalla mattina del 20 luglio, alle ore 10, un drappello di una dozzina di ragazze sui 15 anni ha preso posizione davanti al palco che in serata avrebbe ospitato il Radio Bruno Estate, la kermesse musicale del colosso radiofonico carpigiano affollata da personaggi dal certificato successo commerciale nel campo delle vendite di dischi e nei passaggi on-air. Quel gruppetto di fans dei fratelli Fainello ha assistito stoicamente sotto il sole ai lavori degli attrezzisti: non si sa se per cercere di ripararsi dal sole o se per motivi di sicurezza, sono state sistemate all'interno di un piccolo cerchio di transenne, chiuse in una sorta di "recinto". Lo spettacolo, prima ancora del "warm-up" delle ore 20, lo ha dato piazza Grande riempiendosi di pubblico: le giovanissime, come sempre, l'hanno fatta da padrone portando cartelli e striscioni per i loro idoli.

L'INIZIO - Aprono la serata i musicisti emergenti locali: tra il punk di "imitazione" di stampo green-dayano dei Never Alone, il cantautorato di Lorenzo Visci, emerge l'indie dei modenesi Simon's Place. Poi inizia ufficialmente il Radio Bruno Estate con l'ingresso dei presentatori: Enrico Gualdi, voce storica dell'emittente dei 102,8 Fm, Melita Toniolo, con un abito zebrato a righe orizzontali fatto apposta per evidenziare i suoi larghi fianchi, ed Enzo Ferrari Jr, il Francesco Facchinetti de noantri noto ai più per essere omonimo del Drake. Danno il via alle danze i Controtempo con la loro "hit", se possiamo definirla tale, "Come Bud Spencer e Terence Hill": se i Rio rappresentano l'imitazione del Ligabue mediocre, i CT portano a livelli ancora più alti la banalità fatta ritmo e melodia con una traccia incapace di offrire spunti di originalità. Sarebbe stato lecito aspettarsi di più da una band che ha alle spalle non solo 7 anni di carriera, ma anche la direzione artistica di Alessandro Bagnoli ("Squerez" dei Lunapop fra i suoi successi) e del chitarrista Massimo Varini. Una curiosità legata alla band è legata alla gavetta fatta alle feste di Cl, Student Office e all'esibizione datata 2007 davanti ai 500mila papaboys di Loreto intervenuti per l'incontro con Benedetto XVI: il frontman Marco Spaggiari non ha mai fatto mistero della sua fede religiosa, tanto che la band  nasceva votata al rock cristiano (da qui il "rock positivo" di cui il gruppo si proclama portatore). Tutti questi particolari, però, risultano omessi nell'ultima versione del loro sito web, a differenza di quella precedente.

REALITY - Dopo un'apertura poco convincente, i 5mila di Modena si scaldano con il vinciotre di X-Factor 2009 Matteo Becucci, che tutto sommato ha raccolto i suoi consensi, e Grido, ex Gemelli Diversi, in piena promozione del suo album solista, un prodotto arduo da piazzare sul mercato. Si sale sensibilmente di livello con Nathalie, altra vincitrice di X Factor, edizione 2010, che propone "Mucchi di gente" e la sanremese "Vivo sospesa": propone intensità con una voce sì all'altezza, ma con brani di notorio anonimato. Il momento dell'internazionalità del Radio Bruno Estate è dedicato al moldavo Catalin Josan, voce limpida e talento sprecato per una canzonetta euro pop come "Don't wanna miss you" destinata ad essere il consueto tormentone estivo che nasce e muore nel volgere di poche settimane: a 24 anni ha tutti i mezzi e le potenzialità per tirare fuori il coniglio dal cilindro ed è sicuramente un elemento da tenere d'occhio. Poi è il turno di Povia che mostra orgoglioso al pubblico il suo petto villoso con una camicia sbottonata da vero duro quale non è. Considerando l'allegria della serata, il vincitore di San Remo 2006 ha pensato bene di presentarsi con un brano all'insegna della festa e della gioiosità: "La verità", canzone dedicata ad Eluana Englaro. Poi è la volta del suo nuovo singolo "E non passi" e conclude la sua esibizione con "Luca era gay", introdotta con una manfrina evitabile contro chi l'ha criticato per il testo e le tematiche trattate. 

VECCHIONI - Entrambi vincitori di San Remo, ma il livello qualitativo e la carriere di ognuno sono il biglietto da visita di entrambi: Povia cede il passo a Roberto Vecchioni e la musica cambia. Il cantautore fa il suo esordio sul palco modenese con "Mi porterò", brano inodore e insapore tratto dal suo  ultimo album, poi esorta i giovani presenti in piazza a darsi da fare per cambiare il mondo: è il momento di "Chiamami amore", numero uno a San Remo 2011. Vecchioni lascia poi il palco tra gli applausi con la versione acustica di "Luci a San Siro" (Massimo Germini alla chitarra), un arrangiamento coinvolgente e da gustare nota per nota. 

Radio Bruno Estate in Piazza Grande

FINLEY -  Ci vuole Melita Toniolo per infrangere la magia portata da Vecchioni introducendo sul palco una band che, nonostante la giovane età dei componenti, non ha più lo smalto di un tempo: "E adesso arriva il rock con i Finley!", ha gridato la presentatrice originaria della provincia di Treviso. Il giocattolo arruginito di Claudio Cecchetto propone la pimpante "Gruppo randa", ma la prestazione risulta poco credibile: i tre giovani patinati che provano a fare i duri rockers di strada fanno breccia solamente nei cuori delle loro fans più accanite che vengono accontentate con la smielosa "Nel silenzio di una stanza". La caccia a un'immagine di veri duri e rudi continua con la riproposizione del medley di "Ad occhi chiusi", "Diventerai una star" e "Adrenalina" introdotti dal frontman Marco "Pedro" Pedretti: "Però a noi i pezzi lenti dopo un po' ci rompono le palle". A chiusura della loro esibizione e prima della rituale autopromozione, Enzo Ferrari si lascia andare chiamando in ballo le alte sfere celesti: "Che dio abbia sempre in gloria i FInley". 

SONOHRA - Il Radio Bruno Estate non vuole certo deludere il suo target principale, le adolescenti: quindi, dopo i Finley, ecco i veronesi Sonohra accolti con crisi isteriche, scene di pianto incontrollato e svenimenti nelle prime file: bastano tre accordi di mezzo blues per "Aspetto la notte dentro di me" e per accontentare le 'sonohrine'. Poi, come un fulmine a ciel sereno, la cover che non ti aspetti: "The thrill is gone" di BB King e ci si accorge di come Diego Fainello sappia veramente tenere in mano la chitarra. Del resto, prima delle luci della ribalta, il duetto ha solcato i club del Veneto in lungo e in largo proponendo blues a palate. Il trauma, puntualmente, si verifica quando dopo circa quattro minuti di soul in cui sembra che sul palco non ci siano neanche i Sonohra, si ritorna in modo drammatico sul pianeta terra con "L'Amore", brano noto per il criptico ritornello "Sei un viaggio che non ha né meta né destinazione", traccia a suo tempo parodiata da Elio e le Storie Tese. Il duetto veronese lascia il palco per la disperazione delle fans che intonano "Sei bellissimo" a non si sa quale dei due componenti della formazione.

EMMA - I reality show tornano in scena con Emma Marrone, sulla cresta dell'onda dopo gli apprezzamenti ricevuti per la collaborazione con i Modà a San Remo e non solo: la voce, la grinta e la cattiveria ci sono tutte e traspare la lezione dell'Irene Grandi dei tempi migliori. Non c'è per niente, invece, con l'abbigliamento dato che la cantante si presenta sul palco indossando qualcosa che somiglia molto a un sacco di patate. Con "Emozionamici ancora", inoltre, Emma va a chiamare il coro e il pubblico risponda picche. Per riscattarsi, con "Io son per te l'amore" scende dal palco per stringere la mano alle prime file e in questo frangente riesce ad ottenere la risposta sperata. L'artista 27enne ha determinazione da vendere: per questa ragione dovrebbe lasciare da parte i brani che non esaltano la sua aggressività canora. 

GIUSY FERRERI - "Oltre un milione di dischi venduti" annuncia Enrico Gualdi nell'introdurre una Giusy Ferreri sottotono che annoia con "Il mare immenso", canzone insipida, e il nuovo singolo scritto da Rudy Marrett "Piccoli dettagli". Il pubblico dà riscontro solamente con "Non ti scordar mai di me". Esibizione tutt'altro che memorabile.

ZERO ASSOLUTO - Fra i più attesi del pubblico di giovanissime del Radio Bruno Estate, gli Zero Assoluto portano il nuovo brano "Questa estate strana", canzone priva di qualsivoglia di ritmo. Poi è l'ora dell'evergreen mocciano su cui il duetto ha costruito la propria fortuna: "Svegliarsi la mattina" e piazza Grande va in brodo di giuggiole. La buonanotte viene data con "Per dimenticare", singolo del 2009.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piazza Grande: ragazzine in delirio per il Radio Bruno Estate

ModenaToday è in caricamento