All'Auditorium Ghiaurov un concerto-omaggio a Julian Bream
Il 9 Giugno, ore 20,30, presso l'Auditorium Ghiaurov, sarà presentato il Concerto omaggio a Julian Bream (1933 - 2020), curato dall'ISSM Vecchi Tonelli, ed eseguito dai chitarristi Giulio Cecchi e Lorenzo Pampaloni.
Il concerto è un omaggio alla figura di Julian Bream, un chitarrista che ha rappresentato una delle tappe fondamentali dell'evoluzione del moderno repertorio per chitarra. La formazione di Bream si svolse in un'epoca in cui l'insegnamento della chitarra non esiste va a livello accademico, tuttavia riuscì a mettersi in luce nel mondo dei circoli amatoriali inglesi del dopoguerra, grazie al suo straordinario talento. Bream è riuscito a collaborare attivamente con alcuni dei più importanti compositori del Novecento, portando così avanti, idealmente, l'operato di Andrès Segovia, che stimolò i compositori non chitarristi a scrivere per lui un nuovo repertorio che desse lustro alla strumento.
Il concerto del 9 giugno, sarà eseguito da Giulio Cecchi e Lorenzo Pampaloni, due musicisti in carriera, che eseguiranno una selezione di brani molto articolata: il programma si apre con la Fantasia n 7 di John Dowlnd, a cui fà seguito il Nocturnal, after John Dowland op. 70 di Benjamin Britten. Composto nel 1963, il Nocturnal si staglia come uno dei risultati qualitativamente più alti del nuovo repertorio composto per Bream. Scritto dopo una lunga gestazione, si compone di una serie di variazioni sviluppate su un Song del liutista e compositore elisabettiano John Dowland. L'altro pilastro del programma presentato sono alcuni brani tratti dalla Royal Winter Music (1976) di Hans Werner Henze, altro vertice della collaborazione del musicista con i compositori non chitarristi. Si tratta di un' opera molto estesa, in sei movimenti, basata su personaggi della letteratura shakespeariana, in cui teatro e musica si fondono in un unico gesto artistico. A queste due grandi opere nel programma sono associati il Tema e Variazioni op. 18 di Johannes Brahms, in una trascrizione di John Williams suonata in duo con Bream nel celebre disco “Live” del 1978; infine Elegy (1971) di Alan Rawsthorne, opera che forse più di tutte ha richiesto la partecipazione d i Bream, a cui era dedicata , essendo rimasta incompiuta alla morte dell'autore e terminata poi dal dedicatario basandosi sugli schizzi lasciati dal compositore.