Nicolò Sari suona l'organo più importante del Frignano alla Chiesa di Gaiato
Sabato 21 agosto, alle 19, a Gaiato di Pavullo, l’organo della chiesa dei Santi Pietro e Paolo torna a suonare dopo cinquant'anni di silenzio nel concerto dell’organista Nicolò Sari che inaugura il restauro con un percorso musicale lungo due secoli.
L’organo, il più grande del Frignano, fu costruito nel 1857 dall’organaro bolognese Alessio Verati e ampliato negli anni successivi da artigiani locali che lo portarono a 800 canne, dalle 600 originali, e lo arricchirono nella fonica e negli accessori dotandolo non solo di campanelli ma anche di una grancassa e di piatti. Il restauro, eseguito dalla ditta Enrico Bigi, ha richiesto quasi un anno di lavoro nel quale l’organo è stato completamente smontato e ripulito e sono state ricostruite alcune parti mancanti o danneggiate. È stato, quindi, rimontato nella sua posizione originale nella cantoria sopra la porta di ingresso della chiesa.
Il programma scelto dall’organista Nicolò Sari è molto variegato ed esplora tutte le possibilità dello strumento, spaziando dall’Ouverture in Do maggiore di Mozart a “Tre pezzi per orologio meccanico” di Haydn fino alle “Variazioni capricciose” di Bernardo Pasquini. Si prosegue poi con il “Concertino” e una “Sonata per l’elevazione” di Niccolò Moretti, tre sonate di Gaetano Valerj e una sinfonia di Giuseppe Sarti, per concludere con un’Elevazione in Re minore di padre Davide da Bergamo e una Marcia campestre di Polibio Fumagalli.
Il concerto, che fa parte della rassegna “ArmoniosaMente”, è a ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili e nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19. È necessario, quindi, essere in possesso del green pass da presentare all’ingresso e si consiglia di arrivare muniti di mascherina e un po’ in anticipo in modo da distribuirsi con calma nei posti a sedere.
La rassegna “ArmoniosaMente”, che festeggia la sua decima edizione, è organizzata dalle associazioni Amici dell’organo “J.S. Bach” e da Cantieri d’arte, con il contributo della Regione Emilia Romagna, del Comune di Modena e del Salotto Magico. Come è ormai tradizione, la rassegna, che prosegue fino a settembre, si sviluppa in chiese, pievi e abbazie di tutto il territorio provinciale, in particolare in Appennino, ma prevede anche appuntamenti in parchi e luoghi aperti per concerti itineranti e a contatto con la natura. Al programma aderiscono i Comuni di Bastiglia, Ravarino e Castelnuovo in pianura, di Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Montese, Pavullo e Riolunato in Appennino, oltre a numerose parrocchie e associazioni locali.
L'artista
Nicolò Sari, è nato a Venezia nel 1987. Diplomato col massimo dei voti in organo e composizione organistica al Conservatorio “B. Marcello”, ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi organistici internazionali. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero, ospite di importanti festival e si è esibito, da solista, con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e l’Orchestra da camera di Ravenna. Nel 2012 ha conseguito con lode il biennio specialistico in organo al Conservatorio di Vicenza con Roberto Antonello e attualmente è iscritto al biennio di Clavicembalo. È direttore artistico del Festival organistico internazionale “Gaetano Callido” e organista presso le chiese di San Trovaso e Carmini a Venezia.