Un concerto per scoprire la tradizione mandolinistica a Modena fra ‘800 e ‘900
Ultimo appuntamento di Protagonista il Mandolino, rassegna di eventi dedicati al mandolino quali concerti, masterclass, proiezioni di film, conferenze, esposizioni di quadri e di strumenti musicali, concorso internazionale, organizzata dall'Associazione "Ensemble Mandolinistico Estense" in collaborazione con l'Istituto Superiore di Studi Musicali "O.Vecchi - A.Tonelli" di Modena e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Modena.
Il cartellone di questa edizione, dedicata ai virtuosi del mandolino del mondo, presenta per questo concerto di sabato 24 marzo ore 18:00 presso l'Auditorium della Corale Rossini, via Livio Borri 30 Modena – ingresso libero – l'Orchestra di mandolini e chitarre Città di Brescia e l'Ensemble Mandolinistico Estense dirette dal M°Claudio Mandonico.
Il programma del concerto è dedicato alle opere di due importanti musicisti di Modena e Spilamberto, Primo Silvestri e Giuseppe Sgallari, al fine di porre in evidenza la tradizione mandolinistica esistente a Modena e provincia fra ‘800 e ‘900.
Da segnalare che sin dal 2005 l'Ensemble Mandolinistico Estense chiese al Comune di Modena di intitolare una strada a Primo Silvestri, rinnovando la richiesta nel 2010, 2012 e 2015 ricevendo infine una generica promessa, ma niente è stato ancora fatto. Eppure Silvestri, nato a Modena il 9 maggio 1871 e morto il 6 febbraio 1960, meriterebbe questo riconoscimento: dedicò tutta la sua vita alla divulgazione della musica, in particolare quella per strumenti “a plettro” ed “a pizzico”, svolgendo un’importante attività didattica, esecutiva e compositiva, culminate nella fondazione, nel 1925, di un’orchestra cittadina di 50 elementi, divenendo così un punto di riferimento nell’ambiente musicale cittadino ed europeo. Nei primi decenni del Ventesimo secolo era infatti molto diffuso questo tipo di compagine orchestrale costituita da strumenti a pizzico: a tali formazioni secondo la consuetudine del tempo erano affidate esecuzioni assai apprezzate di trascrizioni operistiche oppure di musiche originali. Silvestri scrisse diverse composizioni per orchestra a plettro. La sua ampia produzione musicale comprende soprattutto opere cameristiche per duo (mandolino e chitarra o pianoforte), trio (due mandolini e chitarra), quartetto a plettro (due mandolini, mandola e chitarra). Queste opere rispecchiano il gusto musicale dell'epoca e rivelano nella loro immediatezza il legame con quella dimensione intimistica e privata del ‘fare musica', ancora vicina alla pratica domestica della Hausmusik ottocentesca. Silvestri lascia emergere nelle sue composizioni una limpida vena melodica e una spontanea intuizione nelle concatenazioni armoniche. La dimensione concertante fra gli strumenti è sempre presente e contribuisce a creare sonorità evocative, valorizzando ora slanci virtuosistici, ora toni melanconici e crepuscolari, in linea con lo stile tardo romantico al quale Silvestri rimase nostalgicamente fedele, fino alle sue ultime opere. Fu direttore del periodico Il Concerto - Giornale di musica per mandolino e chitarra, pubblicato dall'editore bolognese Comellini a partire dal 1897, collaborò inoltre con diverse riviste dedicate agli strumenti a plettro (Vita mandolinistica, Il Plettro, L'Armonia) pubblicando articoli di carattere musicale e proprie composizioni o trascrizioni.
Giuseppe Sgallari nacque a Spilamberto il 17 dicembre 1868. Sebbene non avesse frequentato il conservatorio, studiò armonia e contrappunto con il direttore dell'Orchestra della Marina Militare. Trasferitosi a Lerici, riscosse un discreto successo dirigendo per alcuni anni un'orchestra di mandolini, La giovane Lerici. La sua notorietà aumentò con la pubblicazione di varie sue composizioni "leggere" sulla rivista Il mandolino di Torino, che in breve divennero molto popolari. Successivamente si trasferì a Bruxelles e nel 1903 a Londra, costruendosi una carriera internazionale come interprete, insegnante, direttore d'orchestra e compositore. Il suo arrivo coincise con la nascita della rivista BMG (Banjo - Mandolin - Guitar) per opera di Clifford Essex, per la quale Sgallari collaborò in qualità di specialista di mandolino fino al suo ritorno in Italia nel 1906. A Londra Sgallari ha insegnato tecnica e arte di arrangiamento orchestrale per mandolini e ha diretto Li gondolieri, una troupe di attori, cantanti e ballerini vestiti in costume nazionale italiano (camicette di seta verde, pantaloni di flanella bianca e fascia rossa) che si esibivano eseguendo un repertorio basato su canzoni napoletane e medley di opere liriche quali Rigoletto, Il Barbiere di Siviglia e La Bohème, tutti suonati a memoria. Coniugato con Caterina Isabella Hawefkins rimase a Spilamberto fino all'ottobre 1925 per poi trasferirsi a Modena, dove morì il 17 dicembre 1926.