"Donne, lavoro e libere professioni", una tavol arotonda a Palazzo Carandini
Una serie di dati sui gap di genere, verrà presentata a Modena in un convegno che farà il punto sulla situazione e sulla condizione dei/le liberi/e professionisti/e. Ancora scarse e insufficienti le tutele e le opportunità per le donne in un mercato del lavoro in crisi di modello e di metodo. Forte la richiesta di maggiori tutele, salvaguardia dei diritti e dell’ambiente sociale, “opportunità pari” nella vita sociale, economica e civile, pari rappresentanza e partecipazione ai processi decisionali e valorizzazione delle differenze di genere.
La giornata di studi sul tema ““Donne, lavoro e libere professioni. Dalla Previdenza al Welfare, cosa può cambiare”, è in programma GIOVEDI’ 16 MARZO 2017, dalle ore 14.45 sino ore 19.00, presso Palazzo Carandini a Modena.
Nelle libere professioni uomini e donne ormai si equivalgono nei numeri - pur con sensibili differenze tra le diverse categorie, in alcune infatti la presenza femminile è molto elevata in altre invece è esigua - ma le donne guadagnano mediamente la metà rispetto ai loro colleghi, e di conseguenza ‘godono’ di un trattamento pensionistico di gran lunga inferiore; capita poi che intorno ai 40/50 anni, proprio nel momento in cui di solito si colgono i maggiori benefici, le donne siano costrette ad abbandonare la professione per difficoltà di conciliazione tra lavoro e cura familiare, in alcuni casi il problema non si pone proprio perchè non ci sono figli; la presenza femminile nelle posizioni apicali è ancora rara; con difficoltà le donne vedono riconosciuta la loro autorevolezza sul lavoro (nei cantieri, negli ospedali, nei tribunali, nelle redazioni) e sono spesso sottorappresentate negli organismi direttivi degli ordini e collegi e nelle realtà politiche, amministrative e categoriali della rappresentanza (organizzazioni di categoria, CdA, ecc.).
È questo il risultato della lettura di una prima serie di dati raccolti nell‘analisi ‘Le donne nelle libere professioni: quante sono, quanto guadagnano, cosa fanno, come sono rappresentate’, che si presenterà a Modena nel convegno e che metterà al centro del dibattito la complicata questione del lavoro e del rapporto tra occupazione e pari opportunità, portando a confronto su questi temi: Istituzioni, Organismi di Parità e donne nelle libere professioni.
Il Convegno curato dalla Commissione per le Pari opportunità CPO CUP in collaborazione con il Comitato unitario per le professioni (CUP) della provincia di Modena, sarà l’occasione, come spiegano il Presidente Cup ing. Pietro Balugani e la coordinatrice della CPO del CUP Mirella Guicciardi: «per aprire e stimolare un confronto sul tema, analizzando i motivi per cui le libere professioniste, che appunto costituiscono quasi la metà della categoria, sono spesso lasciate fuori dai giochi, provando a fornire idee e prospettive sulle quali far convergere l’attenzione e il lavoro dei vari soggetti coinvolti al fine di sviluppare proposte, modelli e strategie di cambiamento e crescita».
Nel contesto, saranno presenti alcuni delegati delle rispettive Casse di previdenza degli Ordini e Collegi professioni che tratteranno gli eventuali provvedimenti che ogni Cassa ha adottato a favore dei/delle professionisti/e e dei giovani.
La tavola rotonda sarà presieduta dal Presidente CUP ing. Pietro Balugani e Coordinatrice CPO CUP Avv. Prof.ssa Mirella Guicciardi.