Violenza e legalità nel biennio 1945-46, a Modena e Reggio un convegno internazionale
Violenza e costruzione della legalità nell’Italia appena uscita dalla guerra. Temi che ancora oggi fanno discutere, a 70 anni di distanza, e che risultano indispensabili per capire la genesi e la struttura della nuova Italia repubblicana.
Se ne discuterà fra Modena e Reggio Emilia dal 7 al 9 aprile, nel convegno “1945-46 Violenza e costruzione della legalità” organizzato da Istoreco, Istituto storico di Modena, Istituto Parri di Bologna, in collaborazione con INSMLI - Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia e col contributo della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Parteciperanno importanti studiosi italiani e stranieri, tra i quali Giulia Albanese, Mimmo Franzinelli, Gabriele Ranzato, Nicholas Best e Philip Cooke. I lavori prenderanno il via giovedì 7 aprile alla Sala Ulivi dell’istituto di Modena, per spostarsi venerdì e sabato all’Hotel Posta di Reggio Emilia, dove si concluderanno alle 11 con la tavola rotonda “Le violenze del 1945 tra storiografia e opinione pubblica”, che vedrà protagonisti tra gli altri Alberto De Bernardi, Alberto Melloni e Santo Peli.
Il convegno arriva pochi mesi dopo la fine delle riflessioni sul 70esimo anniversario della Liberazione, con l’obiettivo di fare il punto sulla fase finale della lotta resistenziale e sull’immediato dopoguerra, indagando il rapporto tra fenomeni di violenza e ricostruzione della legalità. L’intento è quello di discutere le diverse modalità e ragioni del ricorso alla violenza da parte dei diversi attori in campo, andando oltre la schematica raffigurazione del biennio 1945-1946 come una sanguinosa quanto sommaria resa dei conti, quale invece emerge da alcune derive del dibattito pubblico recente. Il tema è di particolare interesse a Modena e Reggio Emilia, ma il convegno sviluppa un quadro nazionale e si confronta anche con la recente letteratura internazionale.
«Studiare la violenza del dopoguerra è fondamentale per studiare la costruzione della legalità nell’Italia repubblicana», sottolinea Marcello Flores, docente di Storia contemporanea e Storia comparata alla facoltà di Lettere dell'Università di Siena, direttore scientifico dell’Insmli e uno dei relatori della tre giorni.
Segreteria organizzativa: Mirco Carrattieri, cs@istoreco.re.it, 3391459817.
MODENA - Giovedì 7 aprile 2016 - Modena, Sala Ulivi dell’Istituto storico
ore 9.30 Saluti istituzionali
I sessione: Premesse
Introduce e coordina Marcello Flores (Università di Siena)
Some personal stories from the chaos: Nicholas Best
Violenza in Europa nell'età della Guerre Mondiali: Gabriele Ranzato (Università di Pisa)
Pratiche e linguaggi della violenza fascista (1919-45): Giulia Albanese (Università di Padova)
Il dopoguerra sbagliato: speranze, recriminazioni e conflitti durante i 45 Giorni: Joshua Arthurs (West Virginia University)
ore 15.00
II sessione: Prima della liberazione
Presiede e coordina Nando Rinaldi (Istoreco)
Prendere le armi. La scelta della guerriglia nell’Italia del 1943: Claudio Silingardi (Insmli)
Il Sud tra ordine pubblico e violenza: Gloria Chianese (Fondazione Giuseppe Di Vittorio)
Rsi: violenza e strategie di controllo del territorio: Mario Renosio (Israt)
Regole, giustizia e violenze nel mondo partigiano: Massimo Storchi (Istoreco)
L’insurrezione di Firenze: Simone Neri Serneri (Università di Siena)