Filosofia, Costantino Esposito alla San Carlo
Vengono dall'Università di Bari, dall'Università Cà Foscari di Venezia, dal Warburg Institute di Londra, dall'Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi, i relatori dei corsi riservati agli studenti e del ciclo di conferenze aperte al pubblico della Scuola Internazionale di Alti Studi Scienze della cultura alla Fondazione Collegio San Carlo. Per l'anno 2016, sono previsti cinque incontri, fissati regolarmente alle 17,30 in via San Carlo 5 a Modena. Si incomincia venerdì 22 aprile: "Agostino, Heidegger e il tempo in questione", di Costantino Esposito, Professore di Storia della filosofia, Università di Bari
Costantino Esposito è professore di Storia della filosofia presso l'Università di Bari ed è stato visiting professor in diverse università in Europa, Stati Uniti e America Latina. Studioso dell'opera di Francisco Suárez considerata come passaggio dalla teologia scolastica all'ontologia dei moderni, ha approfondito la relazione fra critica e metafisica nella filosofia di Kant. Ha inoltre indagato alcuni aspetti del pensiero di Heidegger, tra i quali il nesso fenomenologia-ontologia, il problema della storia, il nichilismo e le sue interpretazioni di Kant, Schelling e Agostino. Co-direttore della rivista internazionale «Quaestio. Annuario di storia della metafisica», è membro del comitato editoriale di «Heidegger Studies», «Dilthey Jahrbuch» e «Studia neoaristotelica». Ha curato l'edizione italiana di opere di Kant e Heidegger e delle Disputazioni metafisiche di Suárez (Milano 2007). Tra le sue recenti pubblicazioni: Heidegger. Storia e fenomenologia del possibile (Bari 2003); Filosofia moderna (a cura di, Milano 2006); Il potere della libertà (et al., Bari 2008); Una ragione inquieta. Interventi e riflessioni nelle pieghe del nostro tempo (Bari 2011); Heidegger (Bologna 2013).
L'incontro alla Scuola di Alti Studi - spiega Esposito - è un'occasione per riflettere sulla storia come compimento ontologico dell'esistenza dell'uomo, a cui si giunge analizzando la nuova interpretazione di Sant'Agostino data da Heidegger. Heidegger prende le distanze dalle modalità di approccio fino ad allora invalse nella lettura di Agostino, e cioè sia da quella «storico-culturale», sia da quella incentrata sulla «storia dei dogmi», sia da quella orientata a una «scienza della storia». Di contro a questa tendenza, Heidegger propone invece un approccio secondo il quale Agostino attesterebbe un fenomeno più radicale rispetto a tutti gli altri fattori «storici» analizzati dagli approcci precedenti, e cioè che la storia non è soltanto il quadro cronologico o la condizione culturale in cui si contestualizza e da cui dipende la comprensione dell'io, ma in maniera più originaria essa «è» l'esserci stesso: in quanto tale la storicità di Agostino va interpretata come il «compimento» ontologico dell'esistenza.