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Cultura

“Il brodo di Natale in Emilia-Romagna”, un libro a sostegno de Il Tortellante

Al via la pubblicazione e il book tour de “Il brodo di Natale in Emilia-Romagna”, progetto editoriale nato dal basso, perché sostenuto dal crowdfunding, e caratterizzato da un cuore benefico, con donazioni a favore dell'associazione che si occupa dei ragazzi autistici

E' disponibile il libro “Il brodo di Natale in Emilia-Romagna”, nato da un’idea di Irene Fossa e Mattia Fiandaca, accomunati dalla passione per la cucina di casa e il suo racconto. La pubblicazione ruota intorno al brodo, piatto fumante che quando è in tavola è sinonimo di famiglia, di feste, di pranzo lento preparato con cura, di ricordo, tradizione e condivisione. Come amano ripetere i due autori, “il brodo è collante di vite e corroborante di stomaco e cuore”.

Il libro, “democratico” perché pensato per parlare a tutti e con tutti, nasce da un’idea partita dal basso: una raccolta fondi lanciata sulla piattaforma di crowdfunding Idea Ginger, che in un solo mese ha permesso di raggiungere l’obiettivo economico iniziale, e infine di superare 8.000 euro di donazioni. Merito innanzitutto della natura del progetto: “Il brodo di Natale in Emilia-Romagna” è un viaggio ideale lungo la via Emilia, le sue città e le sue diversità gastronomiche raccontate attraverso le ricette dei primi piatti in brodo che sono il must della tavola natalizia di questa terra. A impreziosire il testo sono gli interventi di numerosi contributori, tra storici, scrittori, giornalisti e gastronomi: Alberto Capatti, Luca Cesari, Lia Cortesi, Martina Liverani, Massimo Montanari, Alberto Natale, Paolo Tegoni e Giulia Ubaldi. Ciascuno, per il proprio ambito professionale, ha sostenuto il progetto donando le proprie parole alle pagine di questo viaggio tra le cucine di casa nel giorno di Natale.

L’altro elemento distintivo de “Il brodo di Natale in Emilia-Romagna” è la sua natura benefica. Irene Fossa e Mattia Fiandaca, infatti, con questa pubblicazione vogliono non solo perpetuare la tradizione emiliano-romagnola del brodo ma anche sostenere concretamente chi ha fatto della pasta una terapia vitale. Per ogni donazione ricevuta e per ogni copia del libro venduta, parte del ricavato viene devoluto a Il Tortellante di Modena, laboratorio abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano e in particolare, non a caso, i tortellini modenesi. Il progetto, avviato a gennaio 2016 dall’associazione Aut Aut, sostenuto e promosso fin dall’inizio dallo chef tristellato modenese Massimo Bottura, si è dimostrato anche una buona pratica di inclusione, coinvolgendo tutta la comunità, e un’iniziativa che ha permesso di aumentare in queste persone le attività abilitative e migliorarne le autonomie.

Proprio loro è la ricetta dei tortellini modenesi racchiusa nel libro, dove è narrata anche la storia del loro progetto così importante e innovativo.

«C'è un momento in cui pensi che una cosa in cui credi possa diventare una cosa in cui credono tutti. Quel momento per me è stato l’ideazione del libro ‘Il brodo di Natale in Emilia-Romagna’» dichiara Irene Fossa, ideatrice del progetto e curatrice della parte relativa all’Emilia. «Un libro che ci aiuta a scoprire quanto le storie degli altri sono simili alla nostra. Un libro che sarà un viaggio di casa in casa per capire che in fin dei conti, se ci ascoltiamo, siamo tutti parte dello stesso brodo» prosegue Mattia Fiandaca, gastronomo, curatore dei contenuti provenienti dalla Romagna.

L’appuntamento è per il 3 dicembre alle 18 all’Istituto Storico di Modena con il Tortellante con la consegna della raccolta fondi alla presenza della presidente Erika Coppelli.

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