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Cultura Carlo Sigonio / Viale Carlo Sigonio, 386

Teatro delle Passioni, tutti gli spettacoli 2017/2018

Riconoscere nel teatro un luogo privilegiato di incontro, dialogo e riflessione; uno straordinario laboratorio di esperienza, capace di convertire le idee in azioni pratiche e in gesti concreti; un banco di prova per tradizioni e punti di vista. In aperta controtendenza rispetto alla tentazione a rinchiudersi in prigioni censorie o ad erigere muri, sempre più spesso occhieggiante in svariati angoli del nostro vecchio continente, ahinoi, nemmeno troppo remoti, quello di ERT, insomma, è un grande “teatro senza mura” che si vuole e si pensa a misura di città e “teatro senza mura” è, per l’appunto, il leitmotiv che ha guidato la direzione artistica nella programmazione del cartellone 2017-2018 del Teatro Storichi e del Teatro delle Passioni.

A partire da martedì 5 settembre saranno in vendita tutti i tipi di abbonamento: Prosa 12, Invito a Teatro (riservato ai soci Coop), Insieme a Teatro (riservato ai possessori di Carta Insieme Conad), Passioni, Carnet 7, Carta Teatro, Quattro Card. A cominciare da quest’anno, poi, si segnala un’importante novità: le formule di abbonamento sopra citate saranno affiancate da quattro carte tematiche (con libertà di scelta sulle date degli spettacoli): Carta inSpirito, Carta a Propulsione, Carta Outsider, Carta Protagoniste. Quattro piccole “suite” di spettacoli per ritagliare nel cartellone i principali nuclei tematici che sostengono la programmazione e consentire, così, a ciascuno spettatore di isolare e seguire il percorso che più gli interessa.

Il cartellone del Teatro delle Passioni

Le produzioni – Apre la Stagione 2017/2018 un gradito ritorno, quello di Levan Tsuladze che, dopo il successo di Memorie di un pazzo, porta in scena dal 3 al 8 ottobre La tartaruga. Qui il regista georgiano si confronta per la prima volta con Luigi Pirandello e lo fa dirigendo in scena un cast di attori italiani. Forti del consenso di pubblico e critica che ha accompagnato la scorsa stagione Assassina di Franco Scaldati, Enzo Vetrano e Stefano Randisi tornano al Teatro delle Passioni dal 26 al 29 ottobre riallestendo Totò e Vicè, cavallo di battaglia del repertorio della coppia artistica dedicato ai due poetici clochard nati sempre dalla fantasia di Scaldati. Dal 31 ottobre al 5 novembre un altro lavoro che indaga i margini della società: Il cielo non è un fondale di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. In uno spazio sospeso fra realtà e finzione, Antonio racconta di aver sognato Daria nei panni di una barbona e, pur avendola riconosciuta, di essere passato oltre. Quel gesto innesca una ritmica di cadute, fallimenti e paure nascoste. Attore, drammaturgo e regista dalla lunga e fortunata carriera, che ha militato in alcune delle più importanti Compagnie italiane della seconda metà del Novecento, Vittorio Franceschi è autore e interprete, a fianco di Laura Curino¸ de L’esecuzione in scena dal 7 al 19 novembre. Di Nanni Garella, che prosegue il suo percorso artistico con gli attori di Arte e Salute, vedremo dal 6 al 18 marzo il nuovo lavoro Li Buffoni, un canovaccio di esagerazioni comico-satiriche secentesco opera di Margherita Costa, e dal 21 novembre al 3 dicembre Fantasmi, lavoro tematicamente affine riallestito a quindici anni di distanza dal suo fortunato debutto. Incentrato su universi futuribili e proiezioni allucinate della realtà di ieri e di oggi è Allarmi! di Davide Sacco e Agata Tomsic, in arte ErosAntEros, in scena dal 5 al 17 dicembre. Un testo che ha al suo centro un gruppo di estremisti il cui scopo è il rovesciamento violento del potere. Un debutto assoluto dal 13 al 28 gennaio: Teodoro Bonci del Bene allestisce con la sua compagnia Big Action Money Gioie e dolori nella vita delle giraffe, un testo di Tiago Rodrigues, personalità di spicco del panorama teatrale europeo. Una toccante favola allegorica sulle angustie della nostra società. Già ospite al Teatro Storchi nel 2011 con Interiors, Matthew Lenton¸ pluripremiato regista britannico, dirige in prima assoluta dal 10 al 22 aprile un cast di attori italiani in 1984 da George Orwell. Per la Stagione a venire, ERT affida gli allievi del Corso di Alta Formazione a Gianina Cărbunariu, regista e drammaturga rumena tra i talenti più riconosciuti di un Paese in grande fermento creativo. In scena in prima assoluta, dal 17 maggio al 1 giugno, il suo Work in progress: un percorso avvincente che, tra improvvisazioni, discussioni e interviste raccolte per la città di Modena, racconta sogni e disillusioni dei lavoratori di oggi.

Il cartellone del Teatro Storchi

Le ospitalità italiane – Due gli spettacoli al Teatro delle Passioni del Teatro delle Albe: il 3 febbraio Il volo- la ballata dei picchettini, uno spettacolo in cui rap, blues, jazz e rock si intrecciano per ripercorrere due storie di caduti sul lavoro, e il 17 febbraio Slot Machine, creazione che denuncia i pericoli insiti nella prassi del gioco d’azzardo. Nel segno dell’attenzione e della cura nei confronti delle nuove realtà, ERT dedica la trilogia Verso l’eresia ad Anagoor, compagnia veneta fondata nel 2000, già insignita di numerosi premi fra cui, per citare gli ultimi, il Premio Hystrio alla regia a Simone Derai e il premio ANCT per l’innovativa ricerca teatrale. Il 6 e il 7 febbraio vedremo in scena Rivelazione, Sette meditazioni intorno a Giorgione, un racconto delle opere di Giorgione che procede per immagini e versi poetici; l’8 e il 9 febbraio L’italiano è ladro di Pier Paolo Pasolini, un poema plurilingue dalla spiccata connotazione politica e sperimentale; ed infine il 10 e l’11 febbraio Magnificat di Alda Merini, una delle voci più alte della poesia del nostro tempo, che descrive qui una Maria fatta di luce e carne, fragile e innamorata perdutamente di Dio. Il 14 febbraio si dà spazio a un’altra giovane compagnia, Domesticalchimia, che porta in scena ne Il contouring perfetto: in scena la reclusione dal mondo esterno, una forma di disagio di cui sono vittime tanti giovani della nostra società. La figura artistica è al centro di Più Giù, dal 21 al 25 febbraio: il progetto dell’illustratore di fama internazionale Stefano Ricci, tratteggia il ritratto della madre Loredana attraverso le immagini e la musica dal vivo del contrabbasso di Giacomo Piermatti e i live electronics di Vincenzo Core. 

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